7 GIORNI IN SENATO/ Reddito di inclusione per il contrasto della povertà. Missioni all’estero

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO – L’Aula lunedì non si riunisce, mentre martedì è prevista la discussione di mozioni sulla carta geologica.

Martedì 7 marzo l’Aula si è riunita alle ore 11 e l’Assemblea ha discusso e approvato, in un testo riformulato, una mozione sulla carta geologica d’Italia, presentata da senatori dei Gruppi AP, PD, Aut e Misto. La senatrice Anitori (AP) ha illustrato il testo, di cui è prima firmataria, che, partendo dalla premessa che la sequenza sismica che ha sconvolto l’Italia centrale ha portato drammaticamente all’attenzione dell’opinione pubblica l’urgenza della messa in atto di politiche di prevenzione e mitigazione dei rischi geologici cui il nostro Paese è soggetto, impegna il governo a valutare l’opportunità di: stanziare le risorse necessarie sia per la produzione di una cartografia geologica moderna, con una scala adeguata, che consenta la copertura dell’intero territorio nazionale, incluse le acque territoriali, sia per la redazione di carte di microzonazione sismica che coprano le aree a più elevata pericolosità sismica; inserire nel prossimo DEF. Nella discussione sono intervenuti  Rosa Maria Di Giorgi, Dalla Zuanna (PD), Liuzzi (CoR), Marinello (AP), Ceroni (FI-PdL), Crosio (LN). Tutti gli interventi hanno sottolineato l’urgenza di una cartografia geologica aggiornata, considerato che attualmente quasi il 60 per cento del territorio ne risulta scoperto. Il sottosegretario per l’Ambiente Degani ha espresso parere favorevole alla mozione. Hanno svolto dichiarazione di voto  Arrigoni (LN), Manuela Granaiola (PD), Barani (ALA),Orellana (Aut), FabiolaAnitori (AP), Mineo (SI-SEL), Santangelo (M5S), Paola Pelino (FI-PdL). La seduta è terminata alle ore 12:45.

Nella seduta pomeridiana iniziata alle ore 16,30 l’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 2494, Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali, già approvato dalla Camera dei deputati. Nella seduta antimeridiana del 2 marzo si sono svolte le relazioni, di maggioranza e di minoranza, la discussione generale e le repliche. L’articolo unico del ddl, che è collegato alla manovra finanziaria, delega il Governo ad adottare entro sei mesi più decreti legislativi per introdurre una misura di contrasto della povertà assoluta, denominata reddito di inclusione; per riordinare le prestazioni di natura assistenziale; per rafforzare e coordinare gli interventi dei servizi sociali garantendo in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni. I principi e criteri direttivi della delega stabiliscono che il reddito di inclusione deve essere una misura unica a livello nazionale, di carattere universale, subordinata alla prova dei mezzi e all’adesione a un progetto personalizzato di inclusione, articolata in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona. Per beneficiare della misura sarà previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale. E’ previsto un graduale incremento del beneficio e dell’estensione dei beneficiari, da individuare prioritariamente tra i nuclei familiari con figli minori o con disabilità grave, donne in stato di gravidanza, disoccupati di età superiore a 55 anni. Tutti gli emendamenti presentati sono stati respinti. Le dichiarazioni e il voto finale sono rinviati alla seduta antimeridiana di giovedì 9 marzo. La seduta è terminata alle ore 19.

Mercoledì 8 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9,30 con le comunicazioni introduttive del presidente del Consiglio Gentiloni che si è soffermato in particolare sul negoziato per mettere a punto la dichiarazione di Roma che accompagnerà, il 25 marzo, la celebrazione del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati europei; ma ha ricordato anche la relazione del Presidente della BCE Draghi sullo stato delle economie europee e la discussione sulle politiche di sicurezza. In un momento in cui l’edificio europeo è contestato e sotto pressione, vanno ricordati i risultati straordinari del percorso avviato con l’istituzione del mercato unico, che ha garantito pace, libertà, sviluppo economico, ma occorre soprattutto delineare una prospettiva per i prossimi dieci anni. La cornice della discussione sarà il libro bianco della Commissione, un documento prudente che delinea cinque possibili scenari, prevedendo percorsi di integrazione differenziata che sono una realtà già esistente rispetto all’euro, a Schengen, alla Nato. Al termine della discussione sulle comunicazioni rese dal presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni in vista del Consiglio europeo del 9 e 10 marzo 2017, l’Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza n. 2 e, in testi riformulati, le proposte di risoluzione n. 1 di Calderoli (LN), n. 3 di Barani (ALA) e n. 7 di Romani (FI-PdL). Sono state respinte, invece, le proposte di risoluzione n. 4 di. Centinaio (LN), n. 5 della senatrice De Petris (SI-Sel) e n. 6 di Cioffi (M5S). Nella discussione hanno preso la parola i senatori Guerrieri Paleotti, Laura Puppato, Sangalli (PD), Monti (Misto), Compagna (CoR), Napolitano (Aut), Centinaio (LN), Fornaro (Art.1-MDP), Mario Mauro (GAL), Casini (AP), Manuela Repetti (Misto), Amoruso (ALA), De Cristofaro (SI-Sel), Barbara Lezzi (M5S), Paolo Romani (FI-PdL). In replica il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gozi ha convenuto che il tema delle cooperazioni rafforzate e le priorità della sicurezza, della crescita e dell’immigrazione possono portare l’Europa fuori dall’immobilismo e dai rischi di disgregazione. Infine, ha espresso parere favorevole alla proposta di risoluzione n. 2 dei senatori Zanda (PD), Bianconi (AP), Zeller (Aut) e Guerra (Art.1-MDP); ha espresso parere contrario alla proposta di risoluzione n. 6 di Cioffi (M5S); proposto riformulazioni alle proposte di risoluzione n. 1 di Calderoli (LN), n. 3 di Barani (ALA), n. 4 di Centinaio (LN), n. 5 della senatrice De Petris (SI-Sel) e n. 7 di Romani (FI-PdL).  Centinaio (LN) e Loredana De Petris (SI-Sel) non hanno accettato le modifiche. Hanno svolto dichiarazione di voto  Centinaio (LN), Fornaro (Art.1-MDP), Mario Mauro (GAL), Amoruso (ALA), Zeller (Aut), De Cristofaro (SI-Sel), Cioffi (M5S), Floris (FI-PdL) e Cociancich (PD). La seduta è terminata alle ore 13,15.

In apertura della seduta pomeridiana iniziata alle ore 16 è stata ricordata la Giornata internazionale della donna. Hanno preso la parola i senatori D’Ambrosio Lettieri (CoR), Erika Stefani (LN), Cecilia Guerra (Art.1-MDP), Paola De Pin (GAL), Eva Longo (ALA), Romano (Aut), Anna Cinzia Bonfrisco (Misto), Fabiola Anitori (AP), Alessia Petraglia (SI-Sel), Michela Montevecchi (M5S), Paola Pelino (FI-PdL), Giuseppina Maturani (PD). L’Assemblea ha discusso e approvato il documento XXIV, n. 71, Risoluzione adottata dalle Commissioni riunite 3a e 4a sulla deliberazione del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017 in merito alla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali. Insieme alla risoluzione sono stati approvati l’ordine del giorno G8 (testo 2), del senatore Romani (FI-PdL) e altri, sul rafforzamento del contrasto del traffico e tratta degli esseri umani e l’ordine del giorno G9 (testo 2), del senatore Divina (LN) e altri, sul coinvolgimento della Russia nelle operazioni contro il terrorismo internazionale. E’ stato invece respinto l’ordine del giorno G7, di Marton (M5S) e altri, sull’inserimento di obiettivi di protezione della popolazione civile nel mandato degli interventi nelle aree di conflitto. I relatori,  Vattuone (PD) e Sangalli (PD), hanno evidenziato che per la prima volta la proroga delle missioni internazionali è autorizzata con la nuova procedura introdotta dalla legge quadro sulle missioni internazionali (legge 21 luglio 2016, n. 145). Alla discussione hanno partecipato  Pegorer (Art.1-MDP), che ha auspicato un attento monitoraggio della presenza italiana in Afghanistan, in Libia e nei Paesi baltici, Paola De Pin (GAL), che si è dichiarata contraria a operazioni imperialiste mascherate da interventi di pace e stabilizzazione, Divina (LN), che ha criticato l’eccessiva frammentazione e polverizzazione della partecipazione italiana,  Compagnone (ALA), Battista (Aut) e Verducci (PD), che hanno apprezzato il documento incentrato sulla stabilizzazione del Mediterraneo,  Santangelo (M5S), che ha evidenziato l’incremento della spesa militare, a fronte dei tagli alla spesa sociale, e la durata illimitata di molte missioni, Gasparri (FI-PdL) che ha sollecitato il passaggio alla terza fase di Eunavfor Med.

Il ministro della difesa Roberta Pinotti ha affermato che le missioni internazionali hanno un ruolo fondamentale per la sicurezza del Paese e ha ricordato che l’Italia è tra i primi contributori alle missioni Onu e alle missioni europee, le quali sono per la maggior parte operazioni di addestramento e di supporto. Con riferimento alla Lettonia ha evidenziato la ripresa del dialogo con la Russia, ha poi difeso l’operazione Mare sicuro e la missione in Iraq, che è rivolta contro il Califfato. Ha ricordato, infine, che l’Italia ha chiesto una correzione di rotta in Afghanistan e un potenziamento del versante meridionale dell’Alleanza Atlantica. Il vice ministro degli esteri Giro ha espresso parere contrario su sei ordini del giorno di M5S che chiedono il ritiro dalle missioni Eunavformed, Nato Resolute Support Mission, EUTM Somalia, e dagli interventi Nato in Lettonia e in Bulgaria; la riduzione dei finanziamenti alle missioni militari. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole Tarquinio (CoR), Giovanardi (GAL), Fornaro (Art.1-MDP), che ha raccomandato una valutazione annuale di obiettivi e risultati delle singole missioni, Barani (ALA), Gualdani (AP), Latorre (PD) e Alicata (FI-PdL), che hanno espresso preoccupazione per la situazione in Libia, per la tensione nei Paesi baltici e per la rottura delle relazioni con l’Egitto.  Divina (LN) ha annunciato l’astensione. Hanno dichiarato voto contrario Santangelo (M5S) e De Cristofaro (SI-Sel), il quale ha posto l’accento sull’aumento della spesa militare, sul volume d’affari che ruota intorno alla vendita di armi, sulla mancata stabilizzazione dell’Afghanistan, sul rischio che muti la natura umanitaria della missione in Libia. La seduta è terminata alle ore 21:00.

Giovedì 9 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9,30. In apertura di seduta il presidente Grasso ha disposto l’inversione dell’ordine del giorno: l’Assemblea ha quindi ripreso l’esame del ddl n. 2067, nel testo proposto dalla Commissione recante modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all’ordinamento penitenziario per l’effettività rieducativa della pena, già approvato dalla Camera dei deputati.

L’Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 2494, Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali.

L’articolo unico del ddl, che è collegato alla manovra finanziaria, delega il Governo ad adottare entro sei mesi più decreti legislativi per introdurre una misura di contrasto della povertà assoluta, denominata reddito di inclusione; per riordinare le prestazioni di natura assistenziale; per rafforzare e coordinare gli interventi dei servizi sociali garantendo in tutto il territorio nazionale i livelli essenziali delle prestazioni. I principi e criteri direttivi della delega stabiliscono che il reddito di inclusione deve essere una misura unica a livello nazionale, di carattere universale, subordinata alla prova dei mezzi e all’adesione a un progetto personalizzato di inclusione, articolata in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona. Per beneficiare della misura sarà previsto un requisito di durata minima di residenza nel territorio nazionale. E’ previsto un graduale incremento del beneficio e dell’estensione dei beneficiari, da individuare prioritariamente tra i nuclei familiari con figli minori o con disabilità grave, donne in stato di gravidanza, disoccupati di età superiore a 5. L’Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 2494, Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i senatori Alessandra Bencini (Misto-IdV), Cecilia Guerra (Art.1-MDP), Barani (ALA), Pagano (AP) e Lepri (PD). In dissenso dai rispettivi Gruppi, Sacconi (AP) e Falanga (ALA) hanno annunciato l’astensione. Hanno annunciato voto contrario  Zizza (CoR), Divina (LN), Barozzino (SI-Sel), Bertacco (FI-PdL). La senatrice Nunzia Catalfo (M5S) ha annunciato l’astensione ma, in dissenso dal Gruppo, hanno dichiarato voto contrario i senatori Elisa Bulgarelli, Sara Paglini, Paola Nugnes, Barbara Lezzi, Laura Bottici, Endrizzi (M5S), mentre la senatrice Taverna (M5S) non ha partecipato al voto. Nella Sala del Risorgimento, mentre usciva dall’Aula, ho chiesto al senatore di F.I. Remigio Ceroni la motivazione del non voto di sfiducia al ministro Lotti. Ecco la sua risposta: “L’uscita dall’Aula del Senato al momento del voto sulla mozione di sfiducia al ministro per lo Sport, Luca Lotti, è in piena coerenza con gli ideali di Forza Italia: una forza garantista che non trova la legittimità nelle mozioni di sfiducia individuali. Non abbiamo mai partecipato a queste votazioni e non lo faremo ora. Crediamo fermamente che la responsabilità di un Governo non è mai individuale, ma sempre collegiale. Ecco perché il gruppo Forza Italia non parteciperà al voto sulla mozione di sfiducia presentata dal gruppo del Movimento 5 Stelle”.

La seduta pomeridiana iniziata alle ore 16  è stata dedicata al sindacato ispettivo. Il sottosegretario per l’Interno Manzione ha risposto all’interrogazione 3-02267 della senatrice Fasiolo (PD) sull’accoglienza di immigrati richiedenti asilo dal Pakistan e dall’Afghanistan in Friuli-Venezia Giulia. Su richiesta dell’interrogante,  Davico (GAL), la risposta all’interrogazione 3-00166 sul sospetto di inflitrazione camorristica in una società di gestione dei rifiuti, è stata rinviata ad altra seduta. Rinviato anche lo svolgimento dell’interpellanza 2-00427, del senatore Ferrara (GAL) e altri, sulla carta elettronica per l’aggiornamento del docente. La seduta è terminata alle ore 17,00.

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