RECOVERY PLAN / Le divergenze sul superbonus (e non solo) provocano uno slittamento del Consiglio dei ministri

La riunione del Consiglio dei ministri da dedicare al Recovery plan è slittata ancora a causa, pare di divergenze tra le varie forze politiche che compongono l’eterogenea “maggioranza” del governo Draghi.  E ancora sarebbero in corso anche le consultazioni incrociate a livello tecnico con la Commissione europea, Che riguarderebbero in particolare il pacchetto delle riforme, che già nella precedente versione del piano Bruxelles aveva chiesto di dettagliare, con un cronoprogramma preciso. Non solo Giustizia e Pubblica Amministrazione, ma anche le riforme della concorrenza e del fisco dovrebbero essere definite nella versione finale del piano con maggiori dettagli rispetto alle prime bozze.

Ma dalla maggioranza- secondo l’Ansa –  si segnalano criticità anzitutto sulla richiesta di proroga anche per il 2023 del superbonus. Un punto definito ‘essenziale’ dall’ex premier Conte che, per la prima volta, interviene su un tema di governo da leader in pectore del M5s. Mentre fonti di Fi affermano che la ministra Gelmini avrebbe avuto assicurazioni dal ministro dell’Economia Franco che le risorse per il 2023 “saranno indicate dalla prossima legge di bilancio”.

Per il M5s sarà molto difficile dire sì al Piano qualora non dovesse ricevete garanzie su questa estensione  del superbonus al 2023, perché – sostengono in una nota i senatori M5s della commissione Industria Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Gianluca Castaldi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro – «una brusca interruzione del percorso avviato avrebbe effetti nefasti su una macchina virtuosa che si è appena messa in moto. Il presidente Draghi lanci un segnale e si impegni subito davanti al Parlamento: bisogna dare certezze tanto alle imprese quanto ai cittadini».

E a sostegno di questa linea si schiera la delegazione di governo M5S composta dai ministri Stefano Patuanelli, Luigi Di Maio, Federico D’Incà, Fabiana Dadone.

A sua volta il presidente della Regione Lazio ed ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dichiara: «Sul #superbonus si sta andando avanti e bene. Può essere una svolta vera. La Regione Lazio ha lanciato un piano da 330 milioni per rigenerare dal punto di vista energetico 12mila case popolari nelle periferie di Roma. Uno dei più grandi investimenti sulla rigenerazione urbana nella storia della Capitale.  Per tutto il Lazio arriveremo a stanziare un investimento di almeno 1 miliardo di euro per uno dei più importanti cantieri di trasformazione green in Italia. È molto importante che il Governo proroghi fino al 2023 uno strumento rivoluzionario».

 

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