Via le targhe delle strade di Roma intitolate a scienziati che sottoscrissero il manifesto razzista contro gli ebrei

Il Campidoglio ha avviato le procedure per cambiare nome alle strade della Capitale intitolate agli scienziati che sottoscrissero il Manifesto della Razza del 1938, premessa alla deportazione fascista e allo sterminio degli ebrei italiani. Al dossier hanno lavorato sia la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che il vicesindaco con delega alla Cultura, Luca Bergamo. Obiettivo è procedere al cambio entro il 2018, anno in cui ricorre l’ottantesimo anniversario delle leggi razziali.

Ad anticipare la scelta del Campidoglio la stessa Raggi in una intervista rilasciata per il documentario dell’inviato Mediaset Pietro Suber, “1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani“. Raggi spera che la sua decisione, quando si concretizzerà, possa essere di esempio per altre città. “Roma é antifascista”, sottolinea la sindaca.

La presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, commenta: “Prendiamo atto con soddisfazione della scelta della sindaca Virginia Raggi di modificare le vie di Roma intitolate a chi firmò il Manifesto in Difesa della Razza. Sarebbe più giusto dedicare alcune vie ai professori universitari che persero il proprio posto a causa di quell’infamia”.

Commenta per primo

Lascia un commento