VERSO QUELL’INCONTRO STORICO ALL’AVANA

ORA di puntadi NUCCIO FAVA –

Continua per la sua strada con determinazione e soprattutto visione universale papa Francesco. I suoi gesti sono di immensa portata storica, in una visione universale ed ecumenica delle responsabilità storiche dei cristiani. Anche in un tempo martoriato e smarrito come il presente, il Papa interverrà il 31 ottobre al cinquecentesimo anniversario di Martin Lutero a Lund in Svezia, per un incontro fraterno di comprensione e di perdono reciproco, dopo tanti errori e tante guerre che hanno insanguinato l’Europa.

Lo sguardo del Papa sembra davvero lungo e capace di vedere lontano. L’ultimo annuncio è l’incontro con il patriarca di Mosca Kirill. Organizzato con grande prudenza, cautela e intelligenza si svolgerà all’aeroporto dell’Avana il 12 febbraio, con papa Francesco diretto in Messico e il metropolita russo in visita ufficiale all’Avana. Saranno esaminate questioni che risalgono nel tempo, addirittura più di mille anni. Ma ci sono anche quelle più recenti, nell’Ucraina dove le rotture e le offese hanno colpito tre diocesi del patriarcato di Mosca nell’Ucraina occidentale. Di conseguenza la crisi tra Russia e Ucraina ha aggravato le già difficili relazioni.

Tuttavia le gravi crisi in Medio oriente, in Africa e in altre regioni del mondo impongono una cooperazione più stretta tra le chiese cristiane. Nel comunicato di Mosca si parla della minaccia di “estremisti “che stanno perpetrando un vero genocidio della popolazione cristiana. Papa Francesco sempre rivolgendosi a tutti i popoli, non solo ai cristiani, ha più volte ricordato la barbarie delle discriminazioni , delle atrocità fino al martirio subite dai cristiani, proprio in ragione della loro fede e della testimonianza che devono sapere esprimere fino alla morte.

Insomma la materia è ricca di molteplici aspetti, la cui complessità è rappresentata dalla sede stessa in cui avverrà l’incontro: l’aeroporto intercontinentale dell’Avana, ben lontano da Mosca e da Roma. Una sede neutra e non europea, un’isola lontana per molto tempo da rapporti e collaborazioni significative, divenuta però di recente, grazie alla mediazione di papa Francesco, luogo di pace aperto al futuro.

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