Unesco e i nomi islamici in Medio Oriente. Renzi rimprovera Gentiloni

VerbavolantL’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) ha approvato una risoluzione nella quale si stabilisce che sui luoghi santi del Medio Oriente, compresa Gerusalemme, vanno usati solo i nomi islamici. E’ un risoluzione sulla quale i rappresentanti di alcuni paesi europei si sono astenuti. Tra questi anche l’Italia, secondo una prassi che si protrae da tempo. Ma il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, ha avuto una dura reazione.  “E’ una vicenda allucinante – ha detto in una delle sue dichiarazioni radiofoniche – perciò ho chiesto al ministro Esteri (Gentiloni) di vederci subito al mio ritorno a Roma per parlarne. Comunque è incomprensibile, inaccettabile e sbagliato ciò che si afferma in quella risoluzione. Ho chiesto espressamente ieri ai nostri di smetterla con queste posizioni. Non si può continuare con queste mozioni finalizzate ad attaccare Israele. Se c’è da rompere su questo l’unità europea che si rompa”. “Storicamente – ha precisato Renzi –  su queste posizioni andiamo sempre insieme agli altri Paesi europei. Ma trovo la decisione Unesco sinceramente incomprensibile e sbagliata. Non si può continuare con queste mozioni, una volta all’Onu, una volta all’Unesco contro Israele. Sostenere che Gerusalemme e l’ebraismo non hanno una relazione è sostenere che il sole fa buio: una cosa incomprensibile, insostenibile e sbagliata. Ho espressamente detto ai diplomatici che si occupano di queste cose che non si può andare avanti così: non si può negare la realtà”.

Renzi ha avuto subito l’apprezzamento di Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma: “Era per noi inaccettabile come ebrei romani pensare che il nostro governo si astenesse di fronte a una mozione così antistorica e palesemente antisemita”. “Ora che la votazione all’Unesco è definitiva – sostiene Duregello – c’è bisogno di un atto politico che dia seguito alle dichiarazioni di Renzi. Vorremmo capire come si è arrivati a questa astensione e cosa farà il governo per porvi rimedio. Siamo certi che l’Italia saprà prendere una posizione chiara e netta per rimediare a quell’astensione così vergognosa”.

A queste parole si è associato il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Emmanuel Nahshon.

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