Una domenica di elezioni (più un mini-referendum italiano, oltre quello di Veneto e Lombardia)

Quella di ieri è stata una domenica con  appuntamenti elettorali in tre importanti paesi: Argentina, Giappone e Cecoslovacchia. In più, in Italia, oltre a quelli di Lombardia e Veneto, c’è stato anche un mini-referendum in Calabria in due grandi centri della fascia ionica cosentina, Corigliano e Rossano, che vorrebbero unirsi in un’unica città. Vediamoli in breve.

ARGENTINA: l’italo-argentino Macrì vince ancora. I candidati del governo guidato dal presidente Mauricio Macri vincono le elezioni legislative in Argentina. Gli argentini hanno votato per rinnovare un terzo dei senatori (24 seggi) e la metà dei deputati (127).  I risultati ottenuti dal partito di Macri, ‘Cambiemos‘, e dai suoi alleati sono migliori di quelli delle primarie dello scorso 13 agosto. Il ‘macrismo’ si è imposto, sempre secondo i primi dati ufficiali, in 14 distretti elettorali del Paese, tra gli altri nelle principali province, come Buenos Aires, Cordoba, Santa Fe, Mendoza, oltre che a Buenos Aires.  E proprio nella capitale si è svolta la partita politicamente elettorale chiave tra il candidato di ‘Cambiemos‘, l’ex ministro Esteban Bullrich, che – scrutinato il 76% dei voti – ha ottenuto il 42% delle preferenze, a fronte del 36% di Cristina Kirchner, risultato che segna una sconfitta storica sia per la ex ‘presidenta‘ sia per il peronismo.

GIAPPONE: Conferma per i liberal-democratici del premier alleato col centrodestra. La coalizione di governo, guidata dai liberal democratici del premier Shinzo Abe, assieme alla forza di centro destra New Komeito, si conferma la prima forza politica alle elezioni legislative indette per il rinnovo della Camera bassa e contano sui due terzi della Camera bassa. Il premier Abe aveva annunciato a sorpresa lo scioglimento della Camera bassa del parlamento quando mancava più di un anno dal termine naturale della legislatura, approfittando dello sfaldamento dell’opposizione e il recupero nei sondaggi d’opinione in scia all’accentuarsi delle tensioni geopolitiche con la Corea del Nord.

CECOSLOVACCHIA: trionfo del magnate populista Andrej Babis.  Le elezioni parlamentari nella Repubblica Ceca sono finite con il trionfo assoluto di Andrej Babis, il magnate populista leader del movimento Ano 2011, che si è affermato con un grande distacco dagli altri otto partiti entrati in Parlamento. In una tornata elettorale che segna la totale débacle per i socialdemocratici, che potrebbero uscire dal governo per l’opposizione, aggiungendo un nuovo flop al declino della sinistra europea. Volano, piazzandosi al secondo posto, i populisti di un partito anti-islam ed euroscettico. Babis, controverso imprenditore accusato di frode quando era a capo del dicastero alle Finanze, è affidabile per il 30% dei cechi e adesso può diventare premier. E’ contro i migranti islamici, contro l’adozione dell’euro, contro il diktat di Bruxelles. Come il capo di Stato, Milos Zeman. E lo stesso Zeman ha più volte dichiarato di voler dargli la possibilità di formare il governo “anche se fosse stato in carcere”. “È favoloso, abbiamo vinto in tutte le regioni”, ha affermato il magnate. “Siamo un movimento democratico, siamo filoeuropei. Voglio combattere a Bruxelles in favore degli interessi nazionali cechi”, ha rassicurato.

CORIGLIANO-ROSSANO: Prevale il sì alla fusione.  Ha vinto il Sì al referendum consultivo per la fusione dei comuni di Rossano e Corigliano Calabro. In entrambi i comuni il responso delle urne ha decretato la volontà di unire i due centri per dare vita a una città che diventerebbe la terza della Calabria per popolazione. A Rossano hanno votato Sì 12.715 aventi diritto contro 791 No.  A Corigliano i 7.674 aventi diritto hanno votato pari a una percentuale del 61,36% contro i 4.833 No pari al 38,64%. A Rossano ha votato il 44,70%, a Corigliano il 33%. “Il risultato – ha detto il sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, schierato per il Sì – conferma che la stragrande maggioranza dei concittadini aveva ed ha voglia di costruire insieme il futuro della città unica e fondare su di essa nuove prospettive per il territorio. Presto incontrerò il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, per concordare insieme alla Regione Calabria come continuare a disegnare insieme la nuova città di Corigliano-Rossano”.

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