UN ANNO DI CALCIO/ 2015: Barcellona pigliatutto nel mondo, Juventus padrona in Italia. Istituzioni alla deriva e Serie B con splendide realtà

vidaldi Raffaele Ciccarelli*/

Non si può fare la sintesi di un anno di calcio senza partire dai tanti scandali che ne hanno travolto i vertici internazionali, fino alla giubilazione di un personaggio che sembrava inossidabile, Sepp Blatter, ex presidente della Fifa, e del suo omologo e designato successore, Michel Platini, ex presidente dell’Uefa. Tutto questo ha avuto il suo clamore, in un anno senza grandi competizioni, anche se non ha oscurato le grandi imprese sul campo.

Barça sul tetto d’Europa e del mondo. Re di questa annata è sicuramente il Barcellona, capace di diventare ancora più forte con Luis Suarez che si è affiancato a Messi e Neymar, ribadendo la sua supremazia, diventando con poche difficoltà campione del mondo, dopo aver vinto la Champions League contro la Juventus. Proprio i bianconeri hanno confermato, a loro volta, la tirannia in Italia, cercando di espandere il proprio dominio anche in Europa, non riuscendovi al cospetto dei catalani, ma giocandosi fino in fondo le sue possibilità.

Italia: Juve padrona. Il dominio della squadra di Allegri è stato suffragato dalla vittoria anche della decima Coppa Italia, frustrando le velleità delle contendenti, Roma in primis, che avevano sperato di avere più possibilità dopo l’abbandono di Conte passato alla guida della Nazionale. L’ex tecnico milanista, però, ha dimostrato grande intelligenza all’approccio al mondo bianconero, continuando semplicemente il lavoro, vincente, del suo predecessore, prima di passare a trasformarlo (nella foto: a sinistra l’ex juventino Vidal, a destra il blaugrana Iniesta).

Calcio italiano: piccoli segnali di risveglio. La buona stagione europea, che fa ben sperare per un ritorno non lontano dalla vittoria, è stata suffragata dal discreto cammino delle italiane anche nell’Europa League, finalmente non più bistrattata, con Napoli e Fiorentina protagoniste fino alle semifinali, quando hanno lasciato spazio a Siviglia e Dnipro, con l’ennesima vittoria degli spagnoli.

Azzurri ok. Valido e vincente anche il cammino della Nazionale di Antonio Conte che ha visto il suo approdo al prossimo Europeo di Francia, manifestazione cui arriva con le stimmate dell’outsider pronta a rifiorire dopo i patemi degli ultimi tempi, anche se i club tentano sempre di emarginarla e ridurne gli spazi.

Istituzioni calcistiche alla deriva, Serie B con sorpresa. Il fronte interno non si è fatto mancare le sue sconcezze, con le intemerate del presidente Tavecchio, con la Lega Pro travolta dallo scandalo Macalli e a lungo commissariata, ma ha vissuto anche una favola, evento raro in questi tempi di sfrenata rincorsa al business. Nel torneo probabilmente più rappresentativo del nostro calcio, la Serie B, vincono e approdano per la prima volta nella massima serie il Carpi e il Frosinone, seguite dalla nobile decaduta Bologna, dimostrando che il calcio può vivere e regalare ancora pure emozioni che non siano solo figlie dei soldi e della ricchezza di pochi.

Bilancio 2015. Luci e ombre, quindi, per un anno che ci lascia con pochi rimpianti, con il 2016 che arriva che si spera più sereno, più gioioso, come è giusto che sia quando si assiste ad un evento sportivo, un anno nuovo che avrà il suo culmine nel nuovo campionato europeo di Francia per eleggere la nazione guida del calcio del Vecchio Continente, ma anche con la curiosità di vedere se il Barcellona riuscirà a succedere a se stesso, mai capitato in Champions League; se la Juventus abdicherà dal suo trono in favore di qualche nuova regina, Napoli o Fiorentina, o di qualche vecchio sfidante, Inter o Roma; se, infine, il Crotone in Serie B potrà regalarci un’altra pagina di poesia con un altro arrivo insperato in Serie A. Tutto questo, però, fa parte di un futuro prossimo che presto diventerà storia.

*Storico del calcio 

 

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