Trovato morto l’operaio della fonderia, il cui titolare è scomparso da diversi giorni

Giuseppe GhirardiniIl giallo della fonderia si infittisce: Giuseppe Ghirardini, l’operaio bresciano di 50 anni della fonderia Bozzoli scomparso mercoledì scorso alcuni giorni dopo che era scomparso il proprietario dell’azienda, Mario Bozzoli, è stato trovato senza vita a Ponte di Legno, nel Bresciano. Il corpo è stato rinvenuto sulle rive di un torrente, in un luogo non molto distante da dove aveva abbandonato la sua auto. Il cadavere è stato trovato prono, a pancia in giù.  La morte causata da un colpo d’arma da fuoco. “Al momento non sono riscontrabili sul suo corpo evidenti segni di violenza”. È quanto si apprende da fonti investigative presenti sul posto del ritrovamento del cadavere di Giuseppe Ghirardini.

“Ci hanno detto che probabilmente è morto mercoledì, ma adesso devono fare l’autopsia”, dice un parente di Ghirardini, che quindi  sarebbe morto lo stesso giorno in cui è sparito, mercoledì 14.  Il cadavere è stato trovato sulle rive di un torrente nella zona poco distante a dove mercoledì pomeriggio aveva abbandonato l’auto a Ponte di Legno, nel Bresciano.

Nessuna traccia ancora, invece, di Mario Bozzoli, socio al 50% dell’azienda assieme al fratello, di cui non si hanno notizie dall’8 ottobre sera, quando, dopo aver finito di lavorare, sarebbe dovuto tornare a casa a Marcheno, dove lo aspettava la moglie, ma non è mai arrivato. L’uomo è scomparso attorno alle 19, probabilmente nel piccolo tratto di strada che separa il suo ufficio dallo spogliatoio dell’azienda.
Ghirardini era uno dei tre dipendenti  presenti nella fonderia l’ultima volta che il suo datore di lavoro è stato visto. Nella serata di venerdì è stata trovata la sua automobile, una Suzuki Vitara marrone nei pressi di Ponte di Legno nel Bresciano lungo una strada denominata Tonalina. La distanza tra il punto di ritrovamento dell’auto e l’ultimo luogo dove il cellulare dell’uomo ha agganciato una cella, all’altezza del passo di Crocedomini, è di circa 80 km. La vettura, dopo gli accertamenti della Scientifica sul posto durati quasi tutta la notte, è stata portata al comando provinciale dei carabinieri di Brescia dove saranno ultimate le analisi.

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