Tour de France: il “Gorilla” Greipel cala un tris da applausi. Froome saldamente in giallo

greipeldi MarcoValerio/

Nella penultima occasione per i velocisti, al Tour de France 2015 è ancora una volta il tedesco Andrè Greipel, detto il “gorilla”, a lanciare l’urlo più forte. Il re delle volate in questa edizione della Grande Boucle è lui. Indiscutibilmente. Così come non può essere messo in discussione il feeling fra Peter Sagan e i piazzamenti, sia pure onorevoli. Lo slovacco, che si esprime con un leggero accento veneto, quest’anno ha collezionato un poker di secondi posti, sommati al quinto di sabato e al quarto di domenica, nella 15° tappa che ha portato la corsa da Mende a Valence.

 

Acuto Greipel e Froome sempre saldamente in sella. Sagan eterno piazzato e Chris Froome con la maglia gialla incollata sulle spalle, come del resto era prevedibile alla vigilia della frazione odierna, durante la quale solo una catastrofe avrebbe potuto sovvertire i valori fin qui espressi. Sagan anche oggi si è comunque consolato con la maglia verde ed è già tanto contro un Greipel così (nella foto Gazzetta dello Sport: Greipel esulta al traguardo). Il tedesco è stato protagonista di una volata da far scoppiare i polmoni agli avversari, partendo dalla lunghissima distanza e precedendo davvero per una questione di centimetri colleghi della medesima caratura tecnica, come Degenkolb o Kristoff. Non due qualsiasi.

 

La riscossa del “Gorilla”. Greipel ha vissuto giorni difficili, a causa di una caduta, ma ci teneva a confermare di essere il più forte. E c’è riuscito alla grande. Ancora una volta, Davide Cimolai è stato il migliore degli italiani, che continuano però a restare all’asciutto, dopo avere fatto bingo nella scorsa edizione, al Tour de France. Il giovane della Lampre-Merida non è riuscito ad andare oltre il nono posto, alle spalle dei migliori. Anche oggi la tappa è stata caratterizzata da fughe o attacchi più o meno sporadici e convinti, più o meno duraturi.

 

Strappi e fughe. Prima ci hanno provato nove corridori, con Sagan, l’italiano Trentin e l’iridato su strada Kwiatkowski, oltre al canadese Hesjedal, vincitore del Giro d’Italia 2012 e tra i protagonisti dell’ultima settimana di corsa rosa. Il Team Katusha si è buttato all’inseguimento dei fuggitivi, con l’obiettivo di favorire la possibile vittoria di Kristoff, mentre la Lotto Soudal (la squadra di Greipel) è rimasta alla finestra e, solo negli ultimi chilometri, si è accesa per risucchiare Zdenek Stybar, a caccia del secondo trionfo al Tour 2015. Il ceco è partito negli ultimi 3 mila metri, sorprendendo il gruppo che stava preparandosi allo sprint, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Stybar è stato riacciuffato dopo un paio di chilometri.

 

Arrivo tra applausi e polemiche. Lo sprint è stato da brividi e ha premiato Greipel, ma non risparmiato strascichi polemici, per via di un tocco (spalla contro spalla) di Sagan con Coquard, che miracolosamente è rimasto in piedi a velocità supersonica. Deluso anche Degenkolb, che si è confermato abile nelle volate, ma oggi non è stato particolarmente fortunato. Lunedi 20 luglio tappa nervosa, con due colli da scalare: a 1.180 e 1.268 metri d’altezza.

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