TEMPI SUPPLEMENTARI/ Scudetto: una poltrona per quattro. Tris Juve a Bologna. Milan, fatal Verona ed è profondo rossonero. Si anima la lotta salvezza

di FABIO CAMILLACCI/ Si anima la lotta scudetto tra le prime 4 della classifica. Rispetto a inizio stagione, però, cambia un fattore di questo campionato: le piccole e le squadre di centroclassifica hanno cominciato a togliere punti alle big. Quindi, per il tricolore 2017-18, non saranno decisivi soltanto gli scontri diretti. Recentemente, ad esempio, è successo al Napoli con Chievo e Fiorentina, alla Roma con Chievo e Genoa. In questo 17° turno è stata la volta dell’Udinese capace di andare a vincere in casa dell’Inter, ex capolista. Nelle gare della domenica, invece, nessuno scherzetto alla Vecchia Signora da parte del Bologna. La Juventus passeggia al Dall’Ara, anche grazie al portiere dei felsinei Mirante che dorme sulla punizione lenta di Pjanic. Splendido il raddoppio di Mandzukic; bello anche il tris firmato Matuidi. Quest’ultimo, uomo-chiave nel nuovo scacchiere di Allegri. Da quando il francese è diventato titolare del centrocampo i bianconeri non subiscono più gol.

Verso Juve-Roma di sabato prossimo. Il tecnico juventino, complessivamente, è stato bravo a trovare una nuova formula vincente: una formula che ha reso più solida Madama, visto che la Juve non subisce reti da 6 partite di fila, Champions League compresa. Un aspetto, questo, che deve preoccupare seriamente le rivali scudetto. La Juventus è tornata. Attenzione quindi ai campioni d’Italia in carica che hanno la rosa più ampia e completa del torneo. E sabato prossimo, prima della vigilia di Natale, ci godremo un fantastico Juventus-Roma: il miglior attacco (44 centri per i bianconeri) contro la miglior difesa (10 le reti subite fin qui dai giallorossi). Ricordiamo che al momento guida il Napoli con 42 punti, la Juventus è seconda a 41, Inter a 40, Roma a 38 con una gara da recuperare. Un vertice con ben quattro squadre racchiuse in una manciata di punti: questa è la vera e forse unica grande bellezza dell’attuale Serie A.

Milan, fatal Verona: è profondo rossonero. Da Montella a Gattuso, di male in peggio. Era prevedibile e lo scrivemmo in tempi non sospetti su Altroquotidiano. E adesso, dopo i tre schiaffi presi a Verona contro l’Hellas nel “lunch match” di turno, il disastro rischia di essere totale: anche dal punto di vista tecnico, non solo dal punto di vista finanziario (l’Uefa ha ufficialmente bocciato la richiesta di voluntary agreement avanzata dal club rossonero). Per il Diavolo pertanto si profilano scenari cupi: a oggi, 7° posto a -14 dalla quarta piazza che vale la Champions. Non a caso al termine del match, Gattuso, sempre più simile all’attore Mario Adorf, ha parlato di “casino Milan”; e non a caso, nonostante le smentite di facciata, Donnarumma, pilotato dal procuratore Mino Raiola, vuole andarsene. E dire che in settimana per gli ottavi di Coppa Italia, i rossoneri avevano battuto con identico punteggio gli scaligeri a San Siro. Scherzi del fitto calendario.

Spettacolo nel posticipo domenicale. Fuochi d’artificio prima di Capodanno a Bergamo tra Atalanta e Lazio. Orobici subito sul 2-0, rabbiosa rimonta biancoceleste e 2-2. Nella ripresa, padroni di casa di nuovo avanti su rigore e raggiunti definitivamente sul 3-3 dalla squadra di Simone Inzaghi che però con questo pareggio si stacca dalle 4 di testa, pur avendo sempre una gara da recuperare. Sul 3-2 la Var ha giustamente annullato per fuorigioco il 4-2 bergamasco. Fermo per squalifica Ciro Immobile, Icardi ne ha approfittato per allungare in testa alla classifica marcatori: con quello segnato sabato all’Udinese i gol dell’interista Maurito adesso sono 17, contro i 15 del laziale.

Si anima anche la lotta salvezza. Con Walter Zenga al posto di Nicola, il Crotone ritrova la vittoria allo Scida contro un Chievo spento e involuto: accade spesso in trasferta ai clivensi. Prosegue la serie positiva del Genoa di Ballardini: 0-0 a Firenze contro la Viola. Il cambio in panchina ha fatto bene anche al Sassuolo che espugna la Genova blucerchiata in “zona Cesarini” col ritorno al gol di Matri. Da Bucchi a Iachini è cambiato tanto in casa neroverde e i risultati si vedono. Mini-crisi per la Samp, 6° forza del campionato. Colpaccio Spal al Vigorito contro il Benevento: finisce 2-1 per i ferraresi che erano passati in svantaggio. Doppietta decisiva del 36enne attaccante Sergio Floccari. Dunque, col Benevento fanalino di coda e già spacciato (sempre a un punto, ovvero quello strappato al derelitto Milan grazie al portiere Brignoli), a oggi la lotta per evitare gli altri due posti che portano in B va dai 17 punti della coppia Cagliari-Sassuolo, ai 13 del Verona penultimo. Cioè, 6 squadre racchiuse in 4 punti. Ecco spiegato perché le piccole hanno cominciato a mettere in difficoltà le grandi: perché in testa come in coda, Benevento a parte, non c’è nulla di scontato ed è lotta serrata.

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