TEMPI SUPPLEMENTARI/ Serie A: Roma stregata dall’Inter, Napoli frenato da Perin. Ora comandano nerazzurri e Fiorentina. Risalgono Milan e Juventus. Nei posticipi del lunedi: Empoli corsaro a Palermo, Chievo-Samp 1-1

milandi Fabio Camillacci/

Campionato sempre più incredibile: un vero “campionato Ciapa no” per dirla alla Nereo Rocco. Tradotto: come il gioco di carte noto anche come “Traversone”. Cioè: chi vola in testa poi gioca a perdere. Vittime di turno nell’undicesima giornata: la Roma capolista e il Napoli, ovvero la squadra più in forma in questa fase della stagione. I giallorossi subiscono al Meazza uno “scherzetto” degno del sabato di Halloween, i partenopei invece non riescono a sfondare a Genova sponda rossoblù. E così a Marassi è 0-0 tra Genoa e Azzurri. Senza apparire blasfemi, è il caso di dire che nella domenica di “Ognissanti”, i genoani devono ringraziare “San Perin”. Il portiere del Grifone ha parato tutto, un po’ come l’interista Handanovic contro la Roma. Week end decisamente sfortunato dunque per Napoli e Roma: entrambe avrebbero meritato di vincere, ma, il calcio è questo. Si interrompe a 5 il filotto di vittorie per Sarri e Garcia.

Nuovo cambio al vertice. Fiorentina e Inter si riprendono la vetta, al comando a braccetto a quota 24. Nerrazzurri ancora una volta brutti ma vincenti contro la capolista Roma, viola spietati contro un Frosinone andato in gita turistica a Firenze per l’anticipo dell’ora di pranzo: 4-1 per i gigliati il finale, pratica chiusa col 4-0 del primo tempo. Ciociari impalpabili però complimenti alla Fiorentina e complimenti al suo tecnico Paulo Sousa, bravo a proseguire il lavoro iniziato da Vincenzo Montella senza rivoluzioni o stravolgimenti da scienziato pazzo del calcio. Il tecnico portoghese ha lasciato tutto invariato e poi è stato bravo a sfruttare al massimo l’apporto dei nuovi arrivati: tutti giocatori di qualità. Ovviamente, ci ha messo anche del suo.

Dolcetto o scherzetto? La notte di Halloween strega la Roma al Meazza. L’Inter, brutta ma vincente, fa uno scherzetto ai giallorossi di Garcia fermati solo da un super Handanovic e dai loro errori a due passi dalla porta. Poca cattiveria da parte di Dzeko (ombra di se stesso) e compagni. Roma sconfitta dunque ma per niente ridimensionata: 19 tiri in porta e Inter alle corde anche dopo l’espulsione di Pjanic con il tecnico nerazzurro Mancini costretto a schierare una linea difensiva formata da 6 uomini. La compagine di casa, nonostante la superiorità numerica, nella parte finale del match non ha più superato il centrocampo se non per un paio di contropiede. In sintesi: la Roma avrebbe meritato vincere e invece ha lasciato San Siro battuta 1-0. Scherzi del calcio, scherzetti da notte di Halloween.

La Juventus invece fa uno scherzetto al Toro in “zona Cesarini”. Nell’anticipo pomeridiano del sabato di Halloween, il copione è identico a quello visto poi in serata a Milano. Allo Stadium, il Torino per quanto visto in campo avrebbe meritato la vittoria dopo il botta e risposta tra Pogba e Bovo (eurogol del difensore granata); ma il calcio lo sappiamo è beffardo, soprattutto nella notte delle streghe. Buffon salva la Juve dal crollo, poi il goffo guizzo vincente di Cuadrado a una manciata di secondi dalla fine del recupero concesso dal mediocre arbitro Rocchi. Il prezioso quanto immeritato successo galvanizza senza dubbio una Juventus in crisi, però, la Vecchia Signora è ancora malata. Gioco stucchevole quello messo in mostra dalla squadra di Massimiliano Allegri: d’altronde, accade dall’inizio della stagione. Inutile e sterile ragnatela simil “tiki-taka” che non porta quasi mai a nulla; e non potrebbe essere altrimenti se circa l’80% dei passaggi sono all’indietro. Questo ad oggi è il gioco dei bianconeri, condito dai reiterati lancioni affidati a Bonucci. Il ritiro anticipato ha prodotto un po’ di grinta in più ma i problemi restano e pure la forma fisica lascia a desiderare.

Lazio-Milan: i rossoneri, corsari, scalano posizioni in classifica. Nel segno del “Diavolo” il posticipo della domenica. Milano quindi vince in pieno il doppio confronto con la Capitale: l’incrocio “giallorossonerobiancozzurro”. La squadra di Mihajlovic (il grande ex di turno) espugna il fortino biancoceleste (8 vittorie consecutive), scavalca gli aquilotti e aggancia il Sassuolo al quinto posto; la zona Champions è all’orizzonte. Dopo tante critiche e tanti fischi Miha colleziona tre successi di fila e rilancia le ambizioni milaniste: netto il 3-1 con cui sbanca l’Olimpico. Sia chiaro, niente di trascendentale rispetto alle ultime uscite, ma, sicuramente una bella prova di solidità e spirito di gruppo. Destino beffardo per la Lazio: sono infatti due ex romanisti ad aprire la strada con i loro gol. Apre Bertolacci, raddoppia Mexes. Un altro romanista, Cerci, è tra i migliori in campo. Tutto ciò a una settimana dal “Derby del Cupolone”. Il tris lo cala Bacca. Partita senza storia e Lazio irriconoscibile rispetto a quella ammirata nelle precedenti uscite casalinghe. Nella ripresa attimi di paura per Alex: il difensore milanista dopo uno scontro di gioco fortuito col compagno di squadra Kucka, cade a terra a peso morto e viene portato fuori dal campo in barella. I successivi accertamenti tranquillizzano tutti. Curiosità: tra i pali Sinisa ha confermato la fiducia al 16enne Gigio Donnarumma (nella foto LaPresse-Gazzetta dello Sport: la gioia rossonera).

Le altre: buona la prima per Donadoni. La favola Sassuolo prosegue: i neroverdi escono illesi da Udine e restano quinti, in piena zona Europa League raggiunti dal Milan. Un punto che, al contrario, in chiave salvezza muove la classifica dei friulani. Restando in tema di lotta per non retrocedere, l’esonero di Delio Rossi e l’arrivo in panchina di Roberto Donadoni pare aver giovato al Bologna che al Dall’Ara strapazza 3-0 l’Atalanta. I bergamaschi non demeritano, gli episodi e le giocate dei singoli (primo gol stagionale di Destro, capolavoro di Brienza) decidono la partita in terra emiliana. Al Braglia di Modena invece i fanalini di coda Carpi e Verona si dividono la posta senza segnare. Un pareggio che non serve a nessuno; sempre più a rischio la panchina dell’allenatore dell’Hellas Mandorlini. Dall’altra parte, con Sannino al posto di Castori è cambiato poco o niente.

I due posticipi del lunedi. In chiave lotta salvezza, preziosa vittoria esterna per l’Empoli del bravo tecnico Giampaolo: i toscani espugnano Palermo mettendo nei guai Iachini. Adesso l’allenatore dei rosanero rischia l’esonero: patron Zamparini è furioso. Decide un gioiello del talento Saponara, tornato in campo dopo la squalifica. Nell’altra sfida, Chievo-Sampdoria 1-1. Eder porta in vantaggio i blucerchiati e in classifica marcatori scavalca Higuain portandosi a quota 9; il pari dei clivensi è firmato dall’attaccante 23enne Roberto Inglese.

 

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