TEMPI SUPPLEMENTARI/ Roma e Lazio volano, Milan e Inter franano. I giallorossi con Dzeko capocannoniere si riprendono il 2° posto. A San Siro, il nuovo sgarbo di Spalletti a Totti

di FABIO CAMILLACCI/ Milano piange, Roma vola. E’ questo uno dei titoli relativi alla 35° giornata di Serie A. Milan e Inter perdono ancora: i rossoneri 1-4 al Meazza contro la Roma nel posticipo, i nerazzurri nel pomeriggio domenicale nella Marassi genoana: 1-0 Genoa, decide l’ex Pandev che non esulta mandando in bestia gli ultras rossoblù. Francamente però questa moda del non esultare dopo un gol a una ex squadra sta diventando una barzelletta. Sul fronte capitolino invece: la Lazio nel pomeriggio rifila un clamoroso 7-3 alla Sampdoria scesa all’Olimpico in pantofole e blinda il quarto posto; mentre la Roma rimonta il Napoli nella notte di San Siro strapazzando appunto il Milan. Ergo, Spalletti comanda ancora su Sarri per il secondo posto. Controsorpasso giallorosso dopo il 3-1 partenopeo al Cagliari nell’anticipo del sabato al San Paolo. Le milanesi dal canto loro sprofondano continuando a galleggiare tra il 6° posto (il Milan) e il 7° posto (l’Inter); con i rossoneri avanti di 3 punti a 3 giornate dal termine. Ma sembra quasi una partita a “Ciapa ‘no”, con Milan e Inter che giocano a perdere spaventate dalla possibilità di dover giocare il preliminare di luglio in Europa League. Significherebbe: meno ferie e più impegni in quella che dovrà necessariamente essere la stagione del rilancio made in China. Secondo molti, quando c’è da ricostruire sulle macerie o quasi, l’Europa League può complicare le cose. Intanto, la sorprendente Atalanta (1-1 nel “lunch-match” di Udine) rimane 5° in classifica a +6 sul Milan e +9 sull’Inter. Incredibile.

Crisi rossonera. Per il Milan è la seconda sconfitta casalinga consecutiva, dopo quella con l’Empoli: una sola vittoria nelle ultime sei. Un riassunto di quello che pensa San Siro si ha già alla fine del primo tempo: fischi alla squadra, ma neppure troppi tanto è evidente la superiorità avversaria, e primi, sentiti, applausi per Francesco Totti già alla lettura delle formazioni (omaggiato con uno striscione anche nella ripresa). Il Milan aveva dovuto rinunciare a Calabria per un problema muscolare: contro Salah, dentro Vangioni. Confermata invece la terza panchina consecutiva per Bacca: davanti c’è Lapadula. Nella Roma ecco Perotti al posto dell’ex El Shaarawy.

L’ultimo sgarbo di Spalletti a Totti. L’ultima inutile provocazione. Così la maggior parte dei tifosi della Roma ha vissuto la scelta di Spalletti di non far entrare il Capitano nella sua ultima apparizione a San Siro, la “Scala del Calcio”. Ha preferito inserire il brasiliano Bruno Peres, al posto di un affaticato Dzeko, autore della doppietta che spiana la strada ai giallorossi. Mancavano 10′ alla fine di una partita ormai chiusa con la Roma avanti 3-1. Ma nulla. I tifosi della Roma al Meazza subito dopo l’entrata di Peres cantano “c’e’ solo un capitano” e ” Totti, Totti, Totti gol”, il pubblico rossonero applaude, dopo che aveva osannato il Campione alla lettura delle formazioni e dopo che aveva esposto lo striscione “La sud rende omaggio al rivale Francesco Totti”. Chapeau.

La lotta tra i bomber. Strappo di Edin Dzeko in classifica marcatori: il bosniaco con la doppietta del Meazza stabilisce il suo nuovo record personale di reti (37 gol, migliorato il precedente di quando giocava col Wolfsburg in Germania) e diventa capocannoniere in solitudine con 27 reti. Belotti resta fermo a 25. Mertens con la doppietta di sabato è salito a 24 agganciando Icardi e Higuain, decisivo nel pari Juve nel derby dello Stadium col Torino: argentino a segno in “zona Cesarini” contro i granata. Avanza Ciro Immobile: con la doppietta alla Samp sono 22 centri in campionato. Nel frattempo, aumentano i giocatori goleador in doppia cifra: altro esempio della mediocrità del nostro torneo di A.

Il Palermo saluta e torna in B. Da oggi, dopo quella del Pescara, diventa aritmetica anche la retrocessione dei rosanero. Decisivo il mancato successo al Bentegodi contro il Chievo: l’1-1 firmato dal vecchietto terribile Pellissier, condanna il Palermo al ritorno nel torneo cadetto. Una retrocessione annunciata alla luce dei tanti, troppi errori di patron Zamparini. Colpi di coda in tutti i sensi invece per Empoli e Crotone: i toscani vincono in casa col Bologna, i calabresi in trasferta a Pescara. Tutto come prima: Empoli avanti di 4 punti. Nonostante la buona volontà di rimonta, il Crotone è sempre più terz’ultimo. Le ultime 3 giornate saranno comunque decisive. La Fiorentina recrimina per il 2-2 di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Un’altra frenata nella corsa a perdere per il 6° posto. E domenica prossima riflettori puntati su Roma-Juventus: secondo match-point scudetto per la Vecchia Signora, ora a +7 sulla Roma.

 

 

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