TEMPI SUPPLEMENTARI/ Napoli: mezzo scudetto, ma la Juve è lì. Inter, Lazio e Roma si staccano. Udinese squadra del momento, Benevento nella storia. Per favore, abolite la Var

di FABIO CAMILLACCI/ Giro di boa del campionato: due delle “5 sorelle” si staccano e provano ad andare in fuga. Salvo ulteriori colpi di scena, per lo scudetto sarà una sfida tra Napoli e Juventus. Ovvero, il duello pronosticato da tutti a inizio stagione. E’ questo il verdetto dell’ultima gara del girone di andata. Napoli campione d’inverno con 48 punti grazie alla vittoria di Crotone con “aiutino” arbitrale (Var compresa, visto che il fallo di mano di Mertens era da rigore), ma la Juve è lì a un punto dai partenopei dopo il successo per 3-1 in casa dell’Hellas Verona firmato da una “Joya” ritrovata: è decisiva infatti la doppietta di Dybala al Bentegodi. In casa Napoli invece se Mertens e Insigne hanno le polveri bagnate, ci pensa Hamsik (nella foto: Dybala e Hamsik). Il platonico titolo di campione d’inverno vale mezzo scudetto. Le statistiche infatti dicono che nella maggior parte dei casi, chi chiude al comando il girone di andata, alla fine poi si laurea campione d’Italia. Ma la sfida per il titolo si deciderà come sempre in primavera. Il bel Napoli di Sarri ha gioco, talento e organizzazione. Basterà contro la super rosa della Vecchia Signora? Sono tante le frecce per l’arco di Massimiliano Allegri: stasera ad esempio ci ha pensato il tanto criticato Dybala, messo in castigo da tecnico e società perchè in crisi da un paio di mesi. 

Frenano le altre “sorelle”. L’Inter di Spalletti dopo tre sconfitte consecutive (compresa quella di Coppa Italia contro il Milan), interrompe l’emorragia di punti pareggiando 0-0 al Meazza contro la Lazio. Alla squadra di Simone Inzaghi forse manca un rigore: concesso dall’arbitro Rocchi e cancellato dalla solita pessima Var. Le due romane fin qui sono senza dubbio le due squadre più penalizzate dall’erroneo uso della moviola in campo. Due pesi e due misure, tanto per rendere l’idea. Nerazzurri sempre terzi a quota 41, biancocelesti sempre quinti a 37. Dunque, nessuna delle due approfitta del mezzo passo falso casalingo della Roma: 1-1 col Sassuolo e due reti annullate dalla sempre più contestata moviola in campo. Uno strumento che sta trasformando il calcio in un videogame. Ribadiamo il concetto: con la Var non è più calcio, è un altro sport. Var strumento inutile e castra emozioni, aboliamola per favore. Giallorossi sempre quarti con 39 punti. Ricordiamo però che le due squadre capitoline hanno una gara in meno (Samp-Roma e Lazio-Udinese da recuperare).

Udinese inarrestabile. Benevento: prima storica vittoria in A. I friulani da quando sono passati da Delneri a Oddo non si fermano più. Colpo esterno anche a Bologna per i bianconeri letteralmente rigenerati dall’ex tecnico del Pescara. Splendido il gol vittoria di Kevin Lasagna con l’attaccante che finalizza un’azione tutta di prima, in stile playstation. Bravo Oddo ma l’Udinese ha comunque un bel gruppo fatto di alcuni giocatori molto interessanti: Barak, Widmer, Jankto, tanto per fare qualche nome. Udinese adesso 7° a 27 punti con Fiorentina (1-1 al Franchi col Milan) e Atalanta (bergamaschi sconfitti 2-1 in casa dal Cagliari che fa un bel passo verso la salvezza). Clamoroso al Vigorito: il Benevento centra la sua prima vittoria nel massimo campionato. E’ il 29enne attaccante Massimo Coda a fare la storia: suo il gol che stende il Chievo. Ritrova la vittoria la Samp, sesta forza del torneo: a Marassi, il 2-0 blucerchiato matura “in zona Cesarini” con doppietta di uno scatenato Quagliarella. Sono già 12 i gol del 34enne Quaglia. Il Torino non sa più vincere: 0-0 all’Olimpico Grande Torino, contro un Genoa salvato dalle grandi parate di Perin. Dopo Capodanno si torna in campo con gli altri due quarti di finale di Coppa Italia: martedi Napoli-Atalanta, mercoledi Juventus-Torino. E nel prossimo weekend scatterà il girone di ritorno della Serie A. Altro che “spezzatino”, una vera e propria abbuffata di calcio in queste festività.

 

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