TEMPI SUPPLEMENTARI/ Genoa e Samp unite nel dolore: derby alla memoria. Il Chievo frena il Napoli e la Juventus allunga. Milan, occasione persa in casa Lazio. Il Parma vive un sogno

di FABIO CAMILLACCI/ Il weekend calcistico dedicato alla “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, si è chiusa con un derby di Genova dal sapore veramente particolare. Una città divisa dalla rivalità sportiva, ma, unita nel drammatico ricordo della tragedia del Ponte Morandi. Una tragedia purtroppo ancora viva a quasi 3 mesi e mezzo di distanza, anche per colpa di tanti deprecabili siparietti politici e imprenditoriali andati in scena. Il “Derby della Lanterna” Genoa-Sampdoria finisce 1-1: allo squillo di Quagliarella in apertura, risponde Piatek su rigore. Dopo il digiuno, il forte attaccante polacco, grande rivelazione del torneo, torna a segnare e stacca nuovamente Cristiano Ronaldo in vetta alla classifica dei cannonieri: 10 gol per Piatek, 9 per CR7. Per quanto visto in campo e alla luce delle grandi parate di Audero, interessante portierino 21enne di proprietà della Juventus, il Genoa avrebbe meritato la vittoria.  Ma entrambe venivano da 3 sconfitte di fila e c’era soprattutto paura di perdere. A proposito di giovani, da seguire anche l’ivoriano Kouame: attaccante classe 1997, come il portiere italiano della Samp nato in Indonesia.

Il Napoli frena e la Juventus vola a +8. Col sorprendente 0-0 del San Paolo contro la bestia nera Chievo, la squadra di Ancelotti non solo perde terreno nei confronti della capolista, ma, vede anche avvicinarsi l’Inter ora terza a 1 solo punto dal Napoli. Al Chievo fanalino di coda, pare abbiano fatto bene le dimmissioni di Ventura. Ottimo esordio in panchina per Mimmo Di Carlo, la sua compagine lascia quota zero in classifica e sale a 1 punto. Nella sfida di Fuorigrotta, il portiere dei clivensi Sorrentino salva più volte il risultato e Insigne colpisce un palo. Per il Napoli dunque tante opportunità sprecate e poca convinzione in fase conclusiva. Determinata e decisa invece la prova dei veronesi che si sono difesi con energia, sbagliando poco o nulla. Forse gli azzurri avevano la testa a Liverpool: mercoledi contro i Reds in terra d’Albione, il Napoli è atteso da una prova molto delicata in funzione passaggio agli ottavi di finale.

Lazio-Milan 1-1: l’autogol di Wallace illude i rossoneri, Correa pareggia al 94′. I biancocelesti dominano questa sfida per la Champions ma non riescono a finalizzare. L’autogol del difensore spezza l’equilibrio, poi un gran gol del “Tucu” quasi al termine del recupero, fa esplodere l’Olimpico. La Lazio evita la sconfitta ma si conferma incapace di vincere contro le big della Serie A. Con Simone Inzaghi al timone, i biancocelesti riescono a fare bottino pieno solo contro le piccole e le medio-piccole. Con le grandi, steccano sempre. Il pareggio finale però lascia la Lazio da sola al quarto posto e questo conta. In tribuna, il tifoso milanista Matteo Salvini critica le scelte di Gattuso: “Io avrei fatto qualche cambio per portare a casa la vittoria”. La replica del tecnico del Milan: “Pensi al Paese…”.

Le altre: la neopromossa Parma sta vivendo un sogno. Con la vittoria casalinga nel derby emiliano col Sassuolo per 2-1, i Ducali volano al 6° posto scavalcando la Roma. Ancora a segno lo scatenato Gervinho. Rinnoviamo gli applausi al bravo e concreto allenatore parmense D’Aversa: un tecnico poco sponsorizzato perchè normale e non scienziato. Per la serie, quando gli allenatori fanno la differenza: l’ottimo Iachini, esperto in salvezze, risolleva l’Empoli. Seconda vittoria consecutiva per i toscani dopo l’esonero di Andreazzoli. Va in archivio con uno scialbo 0-0 il “Derby dell’Appennino” Bologna-Fiorentina. Buon punto salvezza per i felsinei, mentre la Viola non sa più vincere e non riesce a spiccare il volo. Tutto questo in attesa del posticipo del lunedi Cagliari-Torino. Poi sarà Champions League con Juventus, Roma, Inter e Napoli pronte a tornare in scena. Considerazione finale: ma siamo proprio sicuri che queste “Giornate Internazionali” (ormai quasi una al giorno) servano a qualcosa? Che senso ha il baffo rosso dipinto sul volto per dire “no” alla violenza sulle donne? Fatti, non parole.

Gli anticipi del sabato

La Juventus di Ronaldo vince ancora, l’Inter si rialza grazie alle seconde linee. La Roma invece è come il tempo di novembre: non sai mai che Roma fa

Dopo la sosta per le Nazionali: bentornato campionato. Tre grandi impegnate negli anticipi del 13° turno. Vincono Juventus e Inter, cade la solita Roma in versione dottor Jekyll e Mr. Hyde. All’Allianz Stadium, la Vecchia Signora capolista, supera in scioltezza la Spal. Un gol per tempo: apre Cristiano Ronaldo, chiude Mandzukic. Il 2-0 finale decreta la dodicesima vittoria in campionato dei bianconeri che si portano momentaneamente a +9 sul Napoli di Ancelotti che domenica ospita il Chievo al San Paolo. CR7 risponde dunque con rabbia all’esclusione dal podio del Pallone d’oro 2018. Saranno infatti Mbappè del Psg, Varane e Modric del Real a contendersi il prestigioso riconoscimento. Caro Cristiano, purtroppo la Juve in Europa non ha il potere e il fascino del Real Madrid. Il club spagnolo monopolizza gli sponsor che “pilotano” l’assegnazione del premio. E’ lo scotto da pagare per aver lasciato la “Casa Blanca”. Ronaldo si consola col gol numero 9 in Serie A: agganciato il genoano Piatek in vetta alla classifica cannonieri. E adesso la Juve può concentrarsi sulla sfida di Champions: martedi a Torino arriva il Valencia. La Spal esce bencomunque a testa alta dallo Stadium. Quella del tecnico Semplici è una squadra con una precisa identità, che sta bene in campo e ha alcune individualità che la aiuteranno nella corsa alla salvezza.

L’Inter si rialza dopo la batosta di Bergamo. L’imminente sfida di Coppa Campioni a Londra contro il Tottenham (si gioca mercoledi) non distrae i nerazzurri. Al Meazza tutto facile per i ragazzi di Spalletti dopo il pesante 4-1 rimediato in casa dell’Atalanta. Frosinone battuto 3-0: doppietta di Keita (foto a sinistra) e rete di Lautaro Martinez. Proprio loro, i due uomini del turnover nerazzurro fanno gol e assist. Tre punti che consentono all’Inter di agganciare momentaneamente il Napoli al secondo posto. Insomma, rispetto al passato, l’Inter spallettiana è tutta un’altra cosa. La brutta caduta di Bergamo non è stata l’inizio dell’ennesimo blackout prolungato, come succedeva nelle scorse stagioni. Col Frosinone arriva la risposta immediata e forse non è un caso che il 3-0 sia firmato dalle seconde linee e dai nuovi acquisti; strepitosa anche la prestazione di Politano, “uomo della Provvidenza” di Mancini in Nazionale. Certo, arriveranno test di gran lunga più duri, ma tutti i segnali che si potevano chiedere da questo match sono arrivati. E sono segnali positivi. Keita è recuperato alla causa, Lautaro ha stoffa: prima o poi Spalletti dovrà trovargli un impiego più costante.

Roma come il meteo di novembre. Proprio vero: così come di questi tempi non sai mai che tempo fa, in questa stagione calcistica, non sai mai che Roma fa. Giallorossi eternamente variabili: dal sereno all’alluvione in men che non si dica; e viceversa. Resta il fatto grave: la Roma di Di Francesco non ha un gioco e fa sempre una fatica enorme a segnare. Una compagine fragile, umorale, senza identità e che dipende troppo dagli episodi: se gli episodi le sono favorevoli è capace di disputare un grande match e di vincere, ma, se le gira male non sa mai reagire. E così a Udine il copione è lo stesso visto contro Bologna, Spal e Chievo. Contro le cosiddette piccole, la Roma va in tilt; soprattutto se le affronta dopo una sosta e se all’orizzonte c’è una sfida di Champions League. Martedi all’Olimpico arriva il Real Madrid e i giallorossi contro i campioni d’Europa si giocheranno qualificazione (quasi certa) e primo posto nel girone. All’Udinese basta un gol di Rodrigo De Paul al 9′ della ripresa: 6° centro in A per l’interessante 24enne argentino con passaporto italiano. Il cambio in panchina dunque pare aver fatto bene ai friulani: con Nicola allenatore la squadra è più equilibrata rispetto a quella disastrosa vista con lo spagnolo Velazquez. Lo spezzatino della 12° giornata, dopo le gare della domenica, si concluderà lunedi col “Monday Night” Cagliari-Torino; non proprio una partita di cartello.

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