TEMPI SUPPLEMENTARI/ Al Meazza canta Napoli: Insigne e Callejon mandano al tappeto il Milan. Nell’altro anticipo della 21° giornata, Fiorentina corsara in casa Chievo: primo gol in A per il giovane Chiesa, è nata una stella?

di FABIO CAMILLACCI/ San Siro, stadio Meazza: Milan-Napoli, anticipo della 21° giornata di Serie A. Se questa alla vigilia era considerata la sfida da cui sarebbe dovuta uscire la pretendente più chiara per il terzo posto, il verdetto è arrivato: 2-1 per i partenopei. Un verdetto chiaro, netto: la partita e la classifica dicono Napoli in virtù dei tre punti (ora gli azzurri sono a +7 sul Milan, che però ha una gara in meno). Ma questo Napoli, se riesce ad avere più continuità durante le gare, può aspirare anche a qualcosa di più del terzo posto. Intanto, ha agganciato la Roma al secondo posto (i giallorossi giocano domani in casa col Cagliari), portandosi a -4 dalla Juventus che però ha due gare in meno. Sarri deve evitare che la sua squadra abbia dei momenti di black-out, pause inspiegabili e ingiustificate per un organico così forte capace di giocare, seppur a tratti, un calcio spettacolare.

Napoli dai due volti al Meazza. Gli uomini di Sarri hanno dato spettacolo per la prima mezzora, poi si sono inspiegabilmente fermati. E’ questo il tallone d’Achille degli azzurri: non avere la consapevolezza di essere una grande squadra. Troppe le occasioni gettate alle ortiche sul 2-0 (clamorosa quella fallita da Mertens). Apre Insigne (nella foto la sua esultanza), raddoppia Callejon: nelle due occasioni però Donnarumma non è proprio impeccabile. Il portiere rossonero si riscatterà con altri grandi interventi: strepitoso uno su Mertens nella ripresa. Il Napoli si ferma ed esce fuori il Milan. Di Kucka il gol che riaccende le speranze milaniste, non basterà. Vittoria pesantissima per il Napoli in casa di una diretta concorrente. Il Milan invece fallisce un crocevia fondamentale per il podio del torneo, restando comunque in piena corsa per l’Europa League.

Chievo-Fiorentina 0-3, brilla un figlio d’arte. Nell’anticipo delle 18, la Viola dopo aver piegato la capolista Juventus, espugna il Bentegodi clivense con i gol di Tello, Babacar (rigore) e Chiesa. Ma non è tutto oro quel che luccica: vittoria gigliata figlia degli episodi. Grande inizio dei padroni di casa, ma, un errore clamoroso manda in porta Tello. Il Chievo sfiora più volte il pari, però, sono gli ospiti a raddoppiare dal dischetto. E’ Federico Chiesa a procurarsi il Penalty; più tardi, il figlio di Enrico segnerà il suo primo gol in A. Ci aveva provato anche domenica scorsa contro i bianconeri cercando di deviare in porta il pallone calciato da Badelj; un pallone finito comunque nel sacco, ma, senza il tocco di Chiesa. Oggi la grande gioia per il giovane è arrivata. Bravo mister Paulo Sousa a credere in lui.

L’uomo-copertina degli anticipi. Federico Chiesa, 19 anni, è un calciatore in erba veramente interessante. Un esterno offensivo di qualità e quantità, velocissimo. E per adesso siamo 138 a 1, però la rincorsa è cominciata. Federico Chiesa ha segnato il suo primo gol in Serie A. La corsa di papà Enrico si è fermata, appunto, a 138 reti, in 380 gare, con le maglie di Sampdoria, Cremonese, Parma, Fiorentina (proprio come Federico), Lazio e Siena. Il primo gol, però, l’ha segnato quando aveva già passato ampiamente i 21 anni. La corsa di Federico contro il Chievo sembrava non fermarsi mai: tanto che la rete è arrivata al 95′, sull’ennesimo scatto, con un allungo in scivolata e un diagonale perfetto fino all’angolino basso. Piccoli talenti italiani crescono, il nostro calcio può sorridere.

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