TEMPI SUPPLEMENTARI 2.0/ Spettacolo al San Paolo: pali e gol, il Napoli batte la Lazio e consolida il secondo posto. Biancocelesti fuori dalla zona Champions. Zapata trasforma in “Dea” l’Atalanta

di FABIO CAMILLACCI/ Il mega-spezzatino della 20° giornata di Serie A, ci regala una domenica pirotecnica: gol e spettacolo. A partire dalla fine, cioè dal posticipo Napoli-Lazio 2-1. Risultato bugiardo alla luce delle occasioni create da entrambe le squadre e soprattutto alla luce dei quattro pali colpiti dai partenopei. Completano il tabellino: l’espulsione di Acerbi per doppia ammonizione (contestata dai biancocelesti che mettono sotto accusa l’arbitro Rocchi) e alcune grandi parate dei portieri Meret (bene il 21enne nato a Udine) e Strakosha. La vittoria consente al Napoli di consolidare il secondo posto (+7 sull’Inter) e di accorciare momentaneamente le distanze dalla Juventus capolista: in attesa di Juve-Chievo (si gioca lunedi come Genoa-Milan) ora gli azzurri sono a -6 dai bianconeri. Segnano Callejon e Milik nel primo tempo. Il cecchino polacco tira fuori dal cilindro un’altra punizione perfetta col suo mancino letale (foto Lapresse). La Lazio invece si conferma debole con le grandi: la squadra di Simone Inzaghi da tempo non riesce a battere una big. Ne esce praticamente sempre con le ossa rotte. E i laziali peraltro subiscono pure il sorpasso dei cugini giallorossi che si prendono il quarto posto. E se il Milan dovesse battere il Genoa, scavalcherebbe le due romane e la Lazio scivolerebbe addirittura al sesto posto. Questo Napoli invece fa paura: gioca a memoria ed è forte anche nelle seconde linee. Oggi molto bene Fabian Ruiz e Malcuit. La Juventus per quanto superiore dovrà fare molta attenzione se vuole portarsi a casa l’ottavo scudetto di fila.

L’Atalanta in versione “Dea” rifila una “manita” al Frosinone. Zapata non si ferma più e cala un poker di gol nel pokerissimo nerazzurro. L’attaccante colombiano adesso è capocannoniere con 14 reti come Cristiano Ronaldo e Quagliarella, oggi autore di una doppietta a Firenze. Singolare ascesa quella di Zapata. A inizio dicembre, lo score stagionale in Serie A di Duván recitava: 1 gol fatto in 13 presenze. Meno di due mesi dopo, le presenze sono diventate 20, ma nelle sette gare giocate a cavallo tra il 2018 e il 2019 i gol messi a segno sono stati 13. Una media che ha dell’incredibile, e che allo Stirpe di Frosinone il colombiano ha ritoccato ulteriormente, con una partita da dominatore assoluto. Annichiliti e sempre più penultimi i ciociari. L’Atalanta del Gasp invece si conferma dopo le ultime splendide annate e stavolta può anche puntare alla zona Champions. Domenica prossima la Roma rischierà molto allo stadio Atleti Azzurri d’Italia.

Fiorentina-Sampdoria 3-3: doppiette per Quagliarella e Muriel. Pezzella pareggia al 93′. Show dei due attaccanti, ma è un colpo di testa del difensore argentino a sigillare il risultato finale. Viola in 10 dal 39′ per l’espulsione di Fernandes. Una partita incredibile con due attaccanti gioiello a renderla spettacolare. Finisce 3-3 al Franchi e a conti fatti il risultato rispecchia quanto visto sul campo. Giocate, azioni, anche errori ed alcune reti pazzesche. La Fiorentina acciuffa il pari all’ultimo respiro dopo che aveva creduto prima di vincere e poi di perdere la gara. Merito di Pezzella e della sua zampata al 93esimo, con dedica in cielo a capitan Davide Astori. Quagliarella intramontabile e capocannoniere con CR7 e Zapata. Mentre è straordinario l’esordio in maglia gigliata di un altro attaccante colombiano: Luis Muriel preso dal Siviglia in questo mercato di gennaio. Fu il primo vero colpo di questa sessione. Muriel, il grande ex che cala una doppietta e non esulta per rispetto dei suoi vecchi compagni e tifosi. Un atteggiamento, una sgradevole moda che continuiamo a non capire. Nelle accelerazioni, l’ex Siviglia ricorda sempre più Ronaldo “il Fenomeno”. Con i dovuti distinguo, ovviamente. Se non prende peso e non si distrae con le donne, il colombiano può essere l’arma in più della Fiorentina nella corsa all’Europa. Corsa alla quale partecipa anche la Samp che oggi ha gettato alle ortiche una grande occasione.

Cagliari-Empoli 2-2: botta e risposta, pari sardo nel recupero. Cagliari in vantaggio col solito gol di testa dell’attaccante livornese Pavoletti. Nella ripresa però gli azzurri toscani ribaltano il risultato con Di Lorenzo e Zajc. Farias firma il pareggio al 91′. Un risultato che premia la costanza, il coraggio, l’impegno di una squadra quella di Beppe Iachini, che, dopo quattro sconfitte consecutive, torna a fare risultato in una serata da incubo perché cominciata con troppi assenti. Ma la qualità dei suoi uomini migliori, Zajc su tutti, e un secondo tempo di bassissimo livello del Cagliari portano l’Empoli quasi in paradiso. In pieno recupero però arriva l’assolo di Diego Farias, il brasiliano con la valigia, gettato nella mischia per disperazione da Maran. Entrambe muovono la classifica, anche se il Cagliari nella lotta per non retrocedere sta messo meglio dell’Empoli.

Spal-Bologna 1-1: a Palacio risponde Kurtic. Ritmi altissimi e tante occasioni per entrambe le formazioni: il pareggio non fa bene alle due squadre, ma serve di più ai ferraresi perchè i bolognesi restano in piena zona retrocessione e Pippo Inzaghi rimane in discussione. Un tempo a testa: Bologna superiore e più fisico e intraprendente nel primo; Spal che confeziona una ripresa migliore. Entrambe comunque hanno provato a vincere la partita fino alla fine e questo è un buon segnale. Il mercato di gennaio sta aiutando Superpippo: gli innesti di Soriano e Sansone non sono poca cosa. Ora, attendiamo i due posticipi del lunedi per tirare le somme sulla prima giornata di ritorno.

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