TACKLE/ Supermarket Sampdoria: per l’allegra gestione Ferrero i nodi stanno venendo al pettine. Crisi economica per le genovesi: ma chi controlla i bilanci? All’interno: tutte le ultimissime di mercato

ferrero-4-1024x656di Fabio Camillacci/

All’ombra della Lanterna tira una brutta aria. Di mare si ma brutta. Samp e Genoa sono da tempo alle prese con problemi economici e ora i nodi stanno venendo al pettine. Quando accadono certe cose, però, sorge spontanea una domanda: ma la Covicoc, la società incaricata di controllare i bilanci dei club di calcio che fa? Non vede o fa finta di non vedere? Perchè i problemi delle due genovesi sono evidenti dal 2014. Sono tutti i numeri a certificarlo, parametri Uefa compresi. Non a caso il Genoa ha perso l’Europa League perchè privo di “licenza Uefa”. “Licenza” che non ancora non ha.

Supermercato Samp. I guai dunque sono comuni nel calcio del capoluogo ligure, ma, adesso a fare notizia è soprattutto la smobilitazione avviata dal pittoresco presidente blucerchiato Ferrero (nella foto). L’addio amaro di Eder (ceduto all’Inter per 12 milioni) è stato solo l’inizio. “Mi hanno impacchettato”, ha confidato l’italo-brasiliano ai suoi amici. E i tifosi della Sampdoria si sono annotati quella frase. Via il giocatore più forte della rosa, via anche Zukanovic (Roma) e Regini (Napoli), via (forse) Pedro Pereira, Soriano quasi certamente all’Inter come Eder a fine stagione. Così, i sostenitori blucerchiati si sono scagliati contro il patron su Twitter. E lui non ha saputo resistere: in due casi ha risposto per le rime. “Quando impacchetteranno te, riderò”, gli scrive Andrea. E lui, senza troppi giri di parole, risponde con un “vaffa”. Stessa replica, più articolata, con aggiunta di altri insulti, a Riccardo, che gli da del pagliaccio e lo provoca anche lui mandandolo a quel paese. “Cialtrone – è la risposta di Ferrero – Fatela finita a dire caz…”. Rientra pienamente nel personaggio partorito dal mondo del cinema. Ma si vocifera che dietro tutto questo ciclone Samp ci sia in realtà l’ex proprietario del club Garrone, ancora influente in società: sotto tutti i punti di vista.

Timida ripresa Samp sul mercato. Dopo aver smantellato mezza squadra Ferrero ora deve ricostruire. I dirigenti doriani hanno più di un’idea per l’attacco: Quagliarella, Saferovic, Weiss. Per il centrocampo: Onianguè e Uçan. Per la difesa: Jacopo Sala del Verona. Tutte idee concrete che nelle prossime ore potrebbero diventare affari con tanto di “nero su bianco”. Anche perchè di tempo ne è rimasto poco: lunedi sera calerà il sipario sul calciomercato invernale. Una sessione finora sottotono per usare un eufemismo. Niente di nuovo, lo avevamo previsto. I tempi per il nostro calcio sono quelli che sono. Il confronto con gli altri campionati europei e con i “Top Club” d’Europa ci vede soccombere, e di brutto, sotto tutti i punti di vista: organizzazione, soldi, strutture, sponsor, investitori stranieri. A tutto questo aggiungiamo una Federazione debole e impresentabile. Poi non chiediamoci perchè nel calcio italiano scoppia uno scandalo al giorno.

Intrighi Roma-Genova-Milano. Tanto per restare a Genova, a tre giorni dal gong rimane intricato il futuro di Diego Perotti che il Genoa ha messo sul mercato da tempo e sul quale c’è la Roma in pole. Ultimamente però Milan e Leicester si sono fatte sotto seriamente complicando i piani dei giallorossi. Radio mercato parla di un’offerta rossonera per un prestito oneroso, più 11 milioni di diritto di acquisto, contro i 9+3 di bonus presentati dalla Roma che però, ha in mano il giocatore, e l’accordo col Grifone, ma, patron Preziosi tentenna: prima di vendere deve acquistare. In tal senso, dovrebbe essere definito a breve l’arrivo di Floro Flores dal Sassuolo. Secondo molti potrebbe anche trattarsi di un rallentamento giallorosso indotto dal tecnico Spalletti il quale preferisce che la società investa su un difensore centrale che serve come il pane.

Il punto in casa Inter, la big più attiva sia in entrata che in uscita. Sistemato l’attacco con l’arrivo di Eder, ad Appiano Gentile adesso si fanno un po’ di conti in attacco, sia in termini economici che di organico: qualcuno ora è di troppo e da qui a lunedì non è esclusa qualche partenza eccellente. L’ultimo rumor parla addirittura di un clamoroso “taglio” di Jovetic: sogno del Bologna di Pantaleo Corvino, suo scopritore a Firenze. Più facile immaginare l’addio di Biabiany, sempre destinazione Bologna; o di Palacio al quale (anche se ha appena rinnovato il contratto) sarebbe arrivata una proposta importante dallo Jiangsu Suning: ancora i cinesi. In uscita anche Santon, piace in Premier League e Montoya, ormai ai dettagli con il Betis Siviglia.

Napoli e Fiorentina, per la serie “vorrei ma non posso”. A Firenze e Napoli infatti proseguono i tormentoni Mammana e Barba, ben lungi dall’essere definiti. La Viola vista l’intransigenza del River sul gioiellino classe ’96 (richiesta 10 milioni) avrebbe chiesto informazioni al Barcellona per Bartra, ma la risposta è stata tutt’altro che incoraggiante: “Non lo cediamo”. L’eventuale terza scelta per il club gigliato, che ha chiesto informazioni anche all’Udinese per Badu, sarebbe De Maio del Genoa (che potrebbe rimpiazzarlo col romanista Castan).

Le altre trattative. Tutto tace in casa Juve, la Vecchia Signora punta più che altro a giocatori di prospettiva come Raicevic, Lapadula e Rogerio, pensando già all’estate (obiettivi Cavani e Saponara) soprattutto se Morata dovesse tornare al Real Madrid nel 2017. I cugini del Toro, invece, stanno, come detto, per cedere Quagliarella alla Samp e pensano di far tornare El Kaddouri, anche se mister Ventura vorrebbe anche un portiere: Sirigu è la suggestione, Rafael la pista più concreta ed economica. Il Frosinone, saltato Manaj, vuole Vladan Kujovic, attaccante del Norrkopping, club svedese. Mentre l’Udinese cerca di convincere il Verona a cedergli Halfredsson. Intanto, tratta con la Samp lo scambio Bruno Fernandes-Barreto. Il Bologna ha preso lo svincolato Constant. Dall’Inghilterra parlano di un’offerta importante del Liverpool per Zielinski, gioiellino polacco dell’Empoli.

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