TACCUINO OLIMPICO/ L’ottava meraviglia di Usain Bolt: il giamaicano si conferma extraterrestre anche nei 200 m. Delusioni azzurre: solo argento nel beach volley per la coppia Lupo-Nicolai. Pallanuoto: Settebello sconfitto dalla Serbia, ora la finalina per il bronzo

Usain-Bolt3di FABIO CAMILLACCI/ Bolt, fortissimamente Bolt. Gridato al mondo: come un lampo, più di un lampo; come un tuono, più di un tuono. Lui e sempre lui, lui e soltanto lui. L’uomo da Trelawny che riscrive la storia dello sport. Dopo i 100, domina i 200. Come a Pechino 2008 e a Londra 2012. E’ tripla doppietta, come nessuno mai. Cosa verrà dopo? Meglio non domandarselo, tale sarà il vuoto che Usain lascerà. Intanto, godiamoci il presente. Ed è un presente travolgente, allegro e colorato. E’ samba time. Dura 19″78. Il tempo col quale il giamaicano si mangia per l’ennesima volta la pista blu dell’Engenhao, bagnata da un temporale di una ventina di minuti prima del via, ma benedetta lo stesso dagli dei dell’atletica.

Beach volley maschile: solo argento per l’Italia. Si gioca sotto la pioggia, e con la Torcida a fare da contorno è uno show mozzafiato: sulla spiaggia di Copacabana il torneo olimpico del beach volley offre uno spettacolo finale strepitoso. Su quella spiaggia c’è una coppia italiana, i nostri Paolo Nicolai e Daniele Lupo che devono inchinarsi di fronte ai brasiliani Alison-Bruno, campioni del mondo in carica, per 2-0 (21-19, 21-17). La medaglia d’oro resta in Brasile, la coppia italiana conquista un argento bellissimo, strepitoso, storico: mai una coppia azzurra era arrivata così in alto a un Olimpiade. Il bronzo va agli olandesi Brouwer-Meeuwsen.

Pallanuoto: niente finale per il Settebello, gli azzurri ora lotteranno per il bronzo. L’Italia di Sandro Campagna cede 8-10 alla ferocissima Serbia dopo una semifinale pazzesca: non ingannino i due gol di scarto. Partito da un traumatizzante 0-6, la nazionale azzurra prova l’impresa impossibile di riprendere i campioni del mondo, ma senza la continuità e le forze necessarie per riuscirci. Così, i vicecampioni olimpici sabato dovranno provare a scendere solo un gradino del podio, vincendo la finalina per il bronzo contro il Montenegro, sconfitto 8-12 dalla Croazia. Una partita con l’handicap fa saltare ogni ragionamento tattico, ogni strategia studiata a tavolino. Disperato e subito steso psicologicamente, il Settebello prova a metterci almeno l’orgoglio per evitare la disfatta.

Commenta per primo

Lascia un commento