SVEZIA ALLE URNE/ Avanzata limitata della destra, ma primo partito restano i Socialdemocratici. Buon risultato degli ex comunisti

Nelle elezioni politiche svoltesi oggi in Svezia la destra radicale, rappresentata dalla lista degli Svedesi democratici – secondo quanto risulta dallo scrutinio del 75% dei voti – compie un consistente balzo in avanti, ma non raggiunge le aspettative trionfali della vigilia, raggiungendo il 17,1% (+4,7% rispetto al 2014). Primo partito della Svezia resta quello dei Socialdemocratici con il 28,1%, attenuando  la flessione indicata dai sondaggi. Al secondo posto I Moderati che si attestano al 19,6%. 

Buona affermazione dei piccoli partiti. In particolare gli ex comunisti, Sinistra,  secondo gli exit poll hanno quasi raddoppiato il loro ultimo risultato e si sarebbero aggiudicati l’8,1%. Bene anche il partito di centrodestra, Centro, e i cristiano democratici che hanno incrementato di un terzo i consensi rispetto alle elezioni del  2014. Pertanto, il futuro governo di Stoccolma è al momento un’incognita:  se si escludono accordi con la destra “populista”, il blocco di centrodestra e quello di centrosinistra si trovano in un testa a testa, entrambi attorno al 40% ciascuno.

PRIME REAZIONI –  Tra i primi a commentare in Italia l’esito elettorale svedese c’è il segretario della Lega, Matteo Salvini, il quale, senza attendere il risultato finale, hagià  affermato:  “La Svezia, patria del multiculturalismo e modello della sinistra, dopo anni di immigrazione selvaggia, ha deciso finalmente di cambiare. Ora anche lì dicono no a questa Europa di burocrati e speculatori, no ai clandestini, no all’estremismo islamico. La forte affermazione di Jimmie Åkesson è l’ennesimo avviso di sfratto ai Socialisti: a maggio, alle elezioni Europee, completeremo l’opera del cambiamento fondato sui valori del lavoro, della sicurezza e della famiglia”.

Giornalisti aggrediti in diversi seggi elettorali. Secondo quanto riporta il quotidiano Svenska Dagbladet, membri del ‘Movimento della Resistenza nordica‘ ( formazione di estrema destra) hanno fatto irruzione durante le operazioni di voto a Boden, Ludvika e Kungalv creando panico tra le persone che erano in coda. Secondo il quotidiano inoltre un altro gruppo di estrema destra, ‘Alternativa per la Svezia‘, ha infranto la regola del silenzio elettorale pubblicando su Twitter diversi messaggi dopo l’apertura delle urne. Il tabloid Expressen ha invece riportato la testimonianza di Emilia Orpana, del partito di estrema-destra Svedesi Democratici, che ha denunciato di essere stata minacciata da due giovani al grido di “maledetta razzista”.

Candidato regala salsicce  – Salsicce gratis ai primi 1.000 elettori. Le ha regalate il candidato dei cristiano-democratici svedesi a Sjobo, città nella Svezia meridionale. Lars Lundberg, che ha persino attaccato una propria fotografia su ogni salsiccia donata, si è detto “ottimista” circa la vittoria dell’alleanza di centrodestra che, oltre al suo partito, comprende il Partito di centro e i Liberali. Parlando con l’inviato del Guardian ha anche detto di non temere l’eventualità che lo schieramento di estrema destra degli Svedesi Democratici possano entrare a far parte della coalizione. “Il 25% degli svedesi vota per loro e se loro vogliono sostenere un governo che attua politiche normali va bene”, ha detto. “Meglio averli all’interno dello steccato che fuori”.

Presenti osservatori Osce  – Per la prima volta nella storia della Svezia le elezioni vengono monitorate dal osservatori stranieri dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Due funzionari dell’Organizzazione vigilano affinchè il voto di oggi, il più incerto da molti anni, si svolga senza problemi e senza interferenze. Una decisione presa dopo la scoperta di una vera e propria campagna di disinformazione online. La scorsa settimana l’Agenzia svedese di ricerca sulla difesa ha pubblicato un rapporto secondo il quale, su 500.000 tweet analizzati nel periodo marzo-agosto, sono stati trovati 60.000 account automatizzati che postavano messaggi sulle elezioni.

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