Sull’età pensionabile le nuove proposte del governo piacciono alla Cisl, un po’ all’Uil, per niente alla Cgil

Non è stato raggiunto ancora alcun accordo tra governo e sindacati, dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi, sull’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Il nuovo appuntamento è  per martedì mattina alle 9:30.

Il governo avrebbe proposto ai sindacati l’istituzione, attraverso una norma, di un fondo con potenziali risparmi di spesa per consentire la proroga e la messa in regime dell’APE sociale, al termine del periodo di sperimentazione.

L’esecutivo avrebbe poi deciso di arricchire il pacchetto di provvedimenti proposto la settimana scorsa con altre misure di un certo peso e, in particolare, l’estensione dell’esenzione per le 15 categorie – escluse dall’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni, che dovrebbe scattare nel 2019 – anche alle pensioni di anzianità e non solo per quelle di vecchiaia, avrebbe detto il presidente del Consiglio, secondo quanto riferiscono fonti presenti all’incontro.

Il governo ha quindi consegnato ai sindacati un documento di tre cartelle con le proposte aggiornate sull’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita.

IL TAVOLO – Presenti al tavolo i ministri dell’Economia, del Lavoro e della Pa, Pier Carlo Padoan, Giuliano Poletti e Marianna Madia. “Il governo ritiene di aver fatto importanti sforzi e accoglie con rammarico il fatto che i sindacati abbiano opinioni diverse sulla bontà del pacchetto: la Cisl ha espresso una posizione di condivisione importante, la Cgil una posizione di segno opposto e una posizione intermedia dalla Uil”, ha detto Padoan.

CAMUSSO – “Dal punto di vista degli impegni assunti dal governo nel settembre 2016 rispetto alla fase due, le distanze mi paiono evidenti” ha detto Susanna Camusso. “Il governo non dimostra nessuna disponibilità” su quello che avevamo chiesto. C’è “un quadro di grande distanza rispetto agli impegni presi”. E “la nostra valutazione di grande insufficienza viene confermata, siamo davanti a un quadro che non risponde alle nostre richieste”. “Il governo non dimostra nessuna disponibilità” su quello che avevamo chiesto. C’è “un quadro di grande distanza rispetto agli impegni presi”. “La nostra valutazione di grande insufficienza viene confermata, siamo davanti a un quadro che non risponde alle nostre richieste”.

FURLAN – La Cisl dà “un giudizio positivo del lavoro fatto che trova accoglimento in alcune importanti proposte”. E’ quanto ha detto il leader della Cisl Annamaria Furlan al termine dell’incontro con il governo sulle pensioni, anche se ha aggiunto “servono chiarimenti e correzioni”.

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