STADIO DELLA ROMA/ L’Aula del Campidoglio ha dato l’ok al pubblico interesse, ora la palla passa alla Regione Lazio. I lavori per la costruzione dell’impianto di Tor di Valle potrebbero cominciare nel 2018

di FABIO CAMILLACCI/ Un’altra fumata bianca per lo stadio della Roma. Stavolta arriva dal Consiglio Comunale di Roma che ha approvato con 28 voti favorevoli la delibera che riconosce il pubblico interesse al progetto, così come rivisto dall’accordo raggiunto nel febbraio scorso tra la giunta Raggi, il club giallorosso e la società Eurnova di Luca Parnasi. Al momento del voto in Aula era presente anche il Sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle. Per quanto riguarda le opposizioni, hanno votato contro: il gruppo del Pd e quello di Fratelli d’Italia, mentre la Lista Marchini si è astenuta. Forza Italia ha votato a favore. Ora il testo può essere inviato alla Regione Lazio per aprire la seconda conferenza dei servizi sul dossier.

Soddisfazione in Aula Giulio Cesare. Al termine del voto hanno continuato a riecheggiare applausi e urla di gioia provenienti dal retro. Poi, Virginia Raggi, senza perdere tempo ha twittato con gioia: “Roma avrà #UnoStadioFattoBene. Ooggi è un giorno importante per la nostra città. Hanno vinto i cittadini. Abbiamo rivoluzionato il vecchio progetto dello stadio migliorandolo nell’interesse dei romani”.

Le parole del vicesindaco. Dopo la votazione tanto attesa è arrivato anche il commento di Luca Bergamo: “E’ stato un lavoro lungo e impegnativo e, progressivamente, c’è stata una forte collaborazione con i proponenti. Penso sia un buon momento per la città. Se ora temiamo l’ostruzionismo della Regione? E perché mai? Non vedo il motivo per cui la Regione si dovrebbe porre in maniera ostile verso un progetto che ha più volte dichiarato di volere. Ci aspettiamo, al contrario, uno svolgimento rapido della conferenza dei servizi”.

Il riassunto delle puntate precedenti di una lunga telenovela. Le modifiche richieste dall’amministrazione capitolina sul vecchio piano relativo all’impianto, che dovrà sorgere nell’area di Tor di Valle, hanno portato ad una riduzione delle cubature di oltre il 50% per quanto riguarda il Business Park, senza più quindi le iniziali tre torri, ma con più verde e opere infrastrutturali per i cittadini. Il club giallorosso guidato da James Pallotta, dunque, rinuncia a gran parte delle opere che aveva in mente di realizzare. Soprattutto, sono sparite le  torri che tanti strali avevano attirato fin dall’inizio del lunghissimo iter. Saranno rimpiazzate da edifici più bassi, a pochi piani, ed ecocompatibili. A differenza della delibera dell’epoca Marino, sono previsti più interventi per definire l’interesse pubblico, a garanzia dei cittadini: massima accessibilità dell’area con il trasporto pubblico su ferro, con il potenziamento della ferrovia Roma-Lido e l’acquisto di nuovo treni (i passeggeri della FL1 potranno accedere all’area attraverso un ponte ciclo-pedonale).

Le altre infrastrutture. Un altro intervento previsto riguarda l’unificazione della via Ostiense con la Via del Mare nel tratto che va dal Grande Raccordo Anulare a viale Marconi. Il progetto prevede inoltre la messa in sicurezza dei Fossi di Vallerano e Acquacetosa Ostiense e la realizzazione del Parco fluviale, nonché un sistema di videosorveglianza e la costruzione di edifici a basso impatto ambientale (pochi piani) e ad alti standard energetici.

La nuova conferenza dei servizi. Come la precedente, avrà 180 giorni di tempo per valutare il progetto e risolvere le criticità in esso contenute, armonizzando i vari interventi. Ma la maggioranza del M5S vuole un ulteriore passaggio in aula per l’approvazione della variante che comunque, secondo le norme nazionali, è prevista automaticamente con il parere finale positivo della conferenza dei servizi. A questo punto, se tutto procederà senza ulteriori intoppi, ostacoli burocratici, veti incrociati e proteste, come accade sempre in Italia e accaduto fino a oggi, finalmente i lavori per il nuovo stadio potrebbero iniziare nei primi mesi del 2018.

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