Sospesi dal M5s gli esponenti che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ai pm sulle firme. 81 milioni di euro restituiti allo Stato dai parlamentari

Restitution day M5sIl collegio dei probiviri del M5S ha disposto la sospensione cautelare di Claudia Mannino, Giulia Di Vita, Riccardo Nuti e Samantha Busalacchi. La notizia è stata data dal blog di Grillo, in merito al caso delle firme per la presentazione nel 2012 delle candidature del M5s alle elezioni comunali di Palermo, ricopiate dai moduli (scaduti) su cui erano state apposte sui moduli regolari. “Ogni valutazione definitiva sull’eventuale addebito disciplinare – si precisa sul blog – sarà effettuata nella piena cognizione di tutti i fatti rilevanti di cui al presente procedimento,anche all’esito delle valutazioni svolte dall’autorità giudiziaria e nel contraddittorio con gli interessati”.

La decisione viene dopo che si è appreso che è salito a 13 il numero dei grillini indagati a Palermo per l’affare delle firme, ma soprattutto quando si è appreso che alcuni di loro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande dei pm.  Tra i nuovi iscritti nel registro degli indagati ci sono Pietro Salvino, marito della deputata nazionale Claudia Mannino, e la parlamentare Giulia Di Vita. Sabato era stato il turno di Busalacchi e Pantaleone. La deputata Mannino, oltre ad avvalersi della facoltà di non rispondere ai pm e si è rifiutata di rilasciare il saggio grafico richiesto dai magistrati per la perizia calligrafica.

IL RESTITUCION DAY DEL M5S – Questa singolare vicenda politico-giudiziaria  ha finito per oscurare sui media il “Restitution day” del Movimento Cinquestelle organizzato a Firenze (foto).  Qui, in piazza della Signoria, Beppe Grillo ha celebrato la restituzione, da parte dei parlamentari pentastellati, della cospicua cifra di  80 milioni e 727.585 euro dai loro rimborsi.  “Abbiamo lasciato allo Stato una cifra enorme in stipendi dei parlamentari: è la dimostrazione che si può fare qualcosa senza leggi e ‘leggine’ per passione e amore verso il prossimo”, ha detto Grillo davanti a  uno striscione che simboleggiava un assegno con la cifra. “Che vinca il Sì o il No al referendum, questo movimento – ha detto – rimane nella storia politica italiana”.

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