SORPRESE DA DOTTORE/ Valentino Rossi ufficializza il rinnovo con la Yamaha fino al 2020 e presenta il nuovo casco. Il Mondiale MotoGP 2018 è pronto a scattare dal Qatar

di FABIO CAMILLACCI/ A poche ore dall’inizio del Motomondiale 2018 è arrivata l’ufficialità: Valentino Rossi ha rinnovato il contratto con la Yamaha per altre due stagioni. Correrà in MotoGP fino al 2020, quanto avrà 41 anni. Ricordiamo che il Dottore ha esordito nel Motomondiale nel 1996, disputando 365 Gran Premi e conquistando 9 titoli iridati. Il centauro pesarese è alla Yamaha dal 2004, salvo due stagioni (2011 e 2012) con la Ducati. E’ stata la stessa scuderia nipponica ad annunciare il prolungamento contrattuale del “Folletto di Tavullia”. L’annuncio dunque è giunto proprio alla vigilia del weekend del Gran Premio del Qatar, prima tappa del Mondiale 2018. In un primo momento, si pensava al prolungamento di un solo anno, ovvero fino al 2019. Poi la decisione di andare avanti fino al 2020: le motivazioni e la classe di Valentino Rossi alla base di questa scelta.

Contratto nuovo, casco nuovo per Valentino. Quella del contratto non è la sola novità che il Dottore ha riservato per il giovedì di Losail. Alla viglia della prima gara del 2018, come di consueto, Valentino Rossi ha mostrato infatti la grafica del casco con cui correrà la nuova stagione. Come spiegato dallo stesso Valentino durante la conferenza stampa che ha aperto il weekend in Qatar. L’idea era quella di riprendere le livree della F1 del passato: “Ho scelto qualcosa di più classico, ispirato ai caschi iconici della Formula 1 degli anni settanta e ottanta e il risultato mi piace”.

Un casco come sempre realizzato dalla Drudi. Performance del fido Aldo Drudi, il designer romagnolo che segue Valentino fin dagli esordi nel Motomondiale. La grafica del nuovo casco riprende il tradizionale tema sole luna, semplificato rispetto al disegno della passata stagione ed esaltato dalla colorazione opaca, nei colori blu scuro e giallo fluo. Nella parte posteriore spiccano la scritta Valentino Rossi, il numero 46, e immancabile il 58 di Marco Simoncelli.

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