20 negli Stati Uniti le vittime di “Jonas”. Uomo ucciso dall’automobilista che voleva soccorrere

jonas stati unitiDopo l’epica tempesta di neve Jonas che da venerdì ha paralizzato dieci stati della costa est degli Stati Uniti, sono cominciate le operazioni per ripulire le strade. La bufera, soprannominata anche Snowzilla, ha causato 20 morti e decine di feriti. Le vittime, la maggior parte dovuta a incidenti stradali, sono state sei in North Carolina, cinque a New York City, due rispettivamente in Kentucky e Tennesse ed uno in Virginia, Arkansas, Pennsylvania e Maryland. Centinaia di persone sono rimaste intrappolate per ore sulle strade e  Jonas ha messo in crisi notevolmente il traffico aereo, con oltre 12mila voli cancellati. Chiusi gli aeroporti di New York, Philadelphia, Baltimora e Washington. In base alle previsioni i voli non cominceranno a riprogrammarsi fino a lunedì sera nei vari scali principali.

Tra le città più colpite Washington D.C e New York, che tra l’altro fanno parte dell’area più densamente popolata degli Stati Uniti, con circa 85milioni di persone. Nel fine settimana è stata fermata anche la rete di trasporti a Washington ed è stato vietato il traffico a New York. La neve ha causato diversi blackout e 200mila persone sono state interressate dalle interruzioni di luce elettrica e riscaldamento. E’ stata la tempesta dei record.  Il picco di 1 metro di neve è stato toccato nelle campagne del West Virginia a Glengary.

New York – Il peggio comunque sembra essere passato nella Grande Mela che è gia al lavoro per tornare entro  lunedì alla normalità. Dopo che sulla città sono caduti 70 cm di neve alle 7 locali (le 13 in Italia) è stato revocato il blocco di tutto il traffico imposto ieri dal sindaco Bill De Blasio. Progressivamente riparte anche la metro e riaprono i ponti ed i tunnel che collegano Manhattan al resto della Città e al New Jersey.

Washington – Nella capitale, virtualmente ‘ferma’ da venerdi’, sabato sera erano caduti 56 centimetri.  Sabato ha registrato la peggiore fase della tempesta, con venti violenti, visibilità quasi nulla, grandi accumuli di neve e temperature gelide in discesa, fino alle minime che si sono avvicinate ai meno 20 gradi centigradi. La metro di Washington, che serve gli Stati limitrofi di Virginia e Maryland, rimarrà chiusa almeno fino a lunedi’, mentre il sindaco, Muriel Bowser, ha chiesto ai cittadini di rimanere a casa e lasciar lavorare le macchine spazzaneve.

Allagamenti in New Jersey – Il Servizio Meteo Nazionale americano ha emesso un’allerta per mareggiate che nelle prossime ore potrebbero interessare le coste del New Jersey, sulla costa orientale degli Stati Uniti. La costa del New Jersey è stata pesantemente allagata in diversi tratti nelle ultime ore in concomitanza della tempesta di neve e vento, Jonas. Ma si temono altri allagamenti a causa della tempistica: due alte maree ci sono già state, se ne aspetta un’altra per le prossime ore. (AGI)

Ucciso dall’automobilista che voleva soccorrere-

Voleva soccorrere il conducente di un’auto bloccata  dopo un incidente a causa della neve, ma è stato ucciso a colpi di pistola proprio dalla persona che voleva aiutare.

Jefferson Heavner, di Newton, della Carolina del Nord, uno degli Stati americani più colpiti dalla tempesta Jonas, è stato battezzato “il buon Samaritano” dai media Usa. Secondo il “Charlotte Observer”, Jefferson, 26 anni, padre di un bimbo di 17 mesi, è stato colpito dall’automobilista quando ha tentato di chiamare la polizia per chiedere soccorsi.

 

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