SONDAGGI ELETTORALI/ Ecco l’ultimo, ma attenti alle sorprese: la legge elettorale inquina le previsioni e la volontà dell’elettorato

Fino al 16 febbraio, ultimo giorno in cui è consentito rendere pubblici i sondaggi elettorali per le elezioni politiche del 4 marzo, gli istituti demoscopici continueranno a sfornare dati con le previsioni dei risultati finali e noi li riferiremo. Ma è necessaria una precisazione: la cervellotica legge elettorale «Rosatellum bis» (partorita a colpi di voti di fiducia dalla maggioranza parlamentare uscente, in applicazione della volontà del segretario del Pd Matteo Renzi) prevede un tale incastro tra collegi uninominali maggioritari, collegi plurinominali proporzionali, trasferimento dei resti dalle formazioni più piccole a quelle più grandi, cancellazioni dei resti  delle liste che non arrivano all’1%, per cui si potranno avere stravolgimenti imprevedibili rispetto all’orientamento dell’elettorato assolutamente non calcolabili con i metodi di indagine dei sondaggisti.

I dati dei sondaggi vanno perciò presi con le molle. Eccovi, comunque, quelli elaborati il 29 gennaio  per La7 dalla Emg di Masia, il quale molto correttamente ha fatto la precisazione di cui sopra.

CENTRODESTRA 37,5 così ripartito:

Forza Italia 15,9

Lega 13,8

Fratelli d’Italia 5,0

Noi con l’Italia 2,8

CENTROSINISTRA 28,7 così ripartito:

Pd 24,0

Lista Bonino 1,07

Lista Lorenzin 1,0

Svp 0,4

MOVIMENTO 5 STELLE 26,5 

LIBERI E UGUALI 5,7

ALTRE LISTE 1,6

_________________________________

INTENZIONATI AD ASTENERSI 32,8

INDECISI se andare a votare o per chi votare 14,0

INTENZIONATI A VOTARE SCHEDA BIANCA 2,4

Quindi in questo momento gli elettori che esprimono una scelta tra le forze in campo rappresentano solo il 50,8% del corpo elettorale

 

Commenta per primo

Lascia un commento