SOGNO SVANITO/ Torino, l’Italvolley in lacrime saluta i Mondiali di casa: la vittoria contro i polacchi non basta. Le semifinali sono Brasile-Serbia e Polonia-Stati Uniti

di FABIO CAMILLACCI/ La tenue fiammella della speranza azzurra si spegne subito. All’Italvolley non riesce la clamorosa impresa di accedere alle semifinali del Mondiale organizzato in casa. Contro la Polonia campione del mondo in carica, i ragazzi di coach Blengini avrebbero dovuto battere i polacchi 3-0 e con almeno 15 punti di scarto. E invece, tutti a casa già al termine del primo set vinto dalla formazione ospite per 25-14. Polonia dunque subito in semifinale e a braccetto con quella Serbia che mercoledi aveva sconfitto l’Italia con un netto 3-0. Serbi poi battuti 3-0 dai polacchi.  E’ durata appena 25 minuti la possibilità degli azzurri di riprendere per i capelli la Final Four dei Mondiali 2018: cioè giusto il tempo di disputare il 1° set subendo la superiorità di Heynen. Con 6 muri e 3 battute vincenti, la Polonia prende il largo non lasciando mai ai nostri la possibilità di rientrare. Le semifinali sono Brasile-Serbia e Polonia-Stati Uniti.

Un sogno svanito in men che non si dica. L’Italvolley in pratica è rimasta in lizza fino al 4-4 prima di subire il gioco polacco. Pessimo approccio di molti azzurri autori di tanti, troppi errori. Si chiude così il torneo iridato ospitato in casa, un Mondiale che ci aveva illuso dopo le 8 gare della prima fase in cui la squadra di Blengini aveva centrato 7 vittorie: una sola sconfitta, 2-3 contro la Russia. Nonostante la mazzata iniziale, però, l’Italia non è crollata, anzi, ha reagito con grande orgoglio aggiudicandosi il secondo set 25-21; se non altro per l’onore e per omaggiare lo splendido pubblico che ha affollato il PalaAlpitour di Torino. Terzo set ancora nel segno dei polacchi: 25-18 il punteggio. Sembra finita e invece l’Italvolley trova la forza di vincere 25-17 il quarto set portando così la gara al tie-break vinto 15-11 dagli azzurri. La delusione è enorme ma la nostra Nazionale merita comunque di essere applaudita.

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