A Brescia l’addio a Daniela Dessì (59 anni), grande soprano

Nella foto d'archivio del 2009, il cantante Francesco Renga con Daniela Dessì in gara nella categoria 'Artisti' con il brano ''Uomo senza eta' " , sul palco del teatro Ariston durante la quarta serata della 59ma edizione del Festival della canzone italiana a Sanremo (Imperia). ANSA/CLAUDIO ONORATI
Daniela Dessì nella esibizione al Festival di Sanremo nel 2009. (foto Ansa di Claudio Onorati)

A soli 59 anni è morta al Poliambulanza di Brescia  Daniela Dessì, grande soprano, esibitasi nei maggiori teatri del mondo: dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino. A darne la notizia è stato il tenore Fabio Armiliato, suo compagno di vita dal 2000. “Una malattia breve, terribile e incomprensibile me l’ha portata via in questi mesi. – ha detto Armiliato – Se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni”.Nata a Genova, risiedeva sul lago di Garda.  La camera ardente sarà allestita presso la chiesa Santa Maria della Carità in via Musei a Brescia a partire dalle ore 10 di oggi 22 agosto. I funerali martedi 23 alle ore 15.30 nella cattedrale di Brescia.

La Scala di Milano “si stringe con affetto intorno alla famiglia” di Daniela Dessì. La notizia della scomparsa della cantante lirica, si legge in una nota diffusa dal teatro milanese, “suscita profonda commozione in tutti coloro che amano l’opera, e in particolare in chi ha lavorato con lei”. In quasi 30 anni di presenze al Teatro alla Scala, si ricorda, “Daniela Dessì ha presentato un vasto repertorio che, seguendo la naturale evoluzione della sua voce, ha spaziato da Rossini e Mozart a Verdi, Puccini e al Verismo, forte di una tecnica solidissima che insieme al forte temperamento e ad una rara sensibilità interpretativa l’ha collocata tra le figure di spicco del panorama operistico internazionale”..

La sua Fiordiligi in Così fan tutte e i suoi ruoli verdiani con Riccardo Muti (Alice Ford, Elisabetta di Valois, Messa da Requiem) e le sue interpretazioni di Puccini e Cilea “restano tra le pagine indimenticabili della storia scaligera degli ultimi decenni”. È significativo, infine, spiega ancora la Scala, “che il premio Abbiati della Critica Musicale Italiana sia giunto nel 2008 per Norma al Comunale di Bologna, un ruolo estraneo al repertorio tradizionale della cantante, che richiede imperiosa autorità vocale e scenica unita a ferreo controllo tecnico”.

Il debutto alla Scala di Daniela Dessì avviene all’inizio della carriera, nel 1982, nella parte di Donna Fulvia ne La pietra del paragone di Rossini diretta da Piero Bellugi alla Piccola Scala, con la regia di Eduardo De Filippo. Nel 1987 canta Messa da Requiem di Verdi diretta da Riccardo Muti alla Philharmonie di Berlino nell’ambito dei festeggiamenti per i 750 anni della capitale tedesca e nel 1988 è Liù nella Turandot in trasferta giapponese con la direzione di Lorin Maazel insieme a Ghena Dimitrova e Nicola Martinucci. L’anno seguente sostituisce Cheryl Studer come Contessa in una rappresentazione de Le nozze di Figaro diretta da Riccardo Muti prima di indossare, questa volta da titolare, i panni di Fiordiligi nell’ormai classica edizione di Così fan tutte, sempre diretta da Muti con la regia di Michael Hampe. La sua ultima apparizione scaligera, nel 2009, spiega ancora la Scala, “concludeva una nutrita serie di presenze nella stagione dei concerti di canto”.

 

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