Si è impiccato l’agente penitenziario di Cassino che la figlia in un tema aveva accusato di avere abusato di lei. Tassista arrestato a Milano per violenze sessuali

L’agente della polizia penitenziaria di Cassino, accusato di aver abusato della figlia 14enne per mesi, si è suicidato impiccandosi questa mattina alla grata di una chiesa fuori dal paesino dove abita la famiglia.  Il Gip del Tribunale di Cassino aveva allontanato l’uomo dalla casa dopo la rivelazione della figlia in un tema a scuola. L’uomo aveva 54 anni. In attesa dell’incidente probatorio a febbraio si trovava in un paesino vicino Cassino ed era controllato con il braccialetto elettronico. L’uomo ha lasciato l’auto a circa 200 metri dalla chiesa davanti alla quale si è impiccato. Per suicidarsi – secondo quanto si apprende dai carabinieri della Compagnia di Pontecorvo (Frosinone) – ha usato uno spago bianco da imballaggio agganciato alla sommità della grata. Il corpo é stato portato all’obitorio di Santa Scolastica a Cassino; la dinamica appare chiara e potrebbe non esserci autopsia. La salma verrà poi restituita ai familiari. L’uomo era rimasto a poca distanza dal paese nel quale abitava con la famiglia prima di essere allontanato di un chilometro per disposizione del Gip e aver dovuto indossare un braccialetto elettronico alla caviglia.
La madre della 14enne – convocata dalla dirigente scolastica dopo che la docente di italiano le aveva riferito del tema della ragazza – aveva sporto denuncia. Alla polizia aveva anche riferito di essere venuta a conoscenza degli abusi sessuali subiti dalla figlia solo dopo che le era stato fatto leggere dalla insegnante il tema, dove la ragazza raccontava che le violenze avvenivano “ogni volta che rimanevamo io e lui soli”.  “Non restare sola con papà”, aveva detto di averle raccomandato la mamma, secondo quanto si legge nell’ordinanza del Gip.

La donna avrebbe tuttavia avanzato dubbi sul racconto della figlia, pur avendo raccontato di un approccio simile che il marito avrebbe tentato con la sua prima figlia alcuni addietro, precisando però “che in quell’occasione il marito le aveva promesso che non si sarebbero più verificati fatti analoghi”.

TASSISTA ARRESTATO A MILANO – Un tassista abusivo trentenne è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Milano con l’accusa di aver commesso due violenze sessuali ai danni di giovani passeggere. A bloccarlo sono stati gli investigatori della Squadra mobile che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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