Sciopero alla Fiorucci: allarme dopo l’apertura dello stabilimento di Burgos

Si è tenuto, questa mattina, un presidio sindacale con sciopero davanti lo stabilimento della Fiorucci di Marino sulla via Nettunense, nota per la sua produzione di salumi dal 1850. Qui “è una situazione allarmante che va avanti da troppo tempo”, hanno spiegato in una nota congiunta Fabio Verelli, segretario Ugl Roma, e Francesco La Rocca, segretario provinciale della Ugl Agroalimentare.

“Negli ultimi due anni, per far fronte alla crisi – spiegano – i lavoratori con senso di responsabilità hanno cominciato a contribuire al pagamento della mensa con 2,50 euro a pasto, circa 70 euro mensili, arrivando ad una perdita di salario, insieme all’art. 48, di circa 130 euro mensili. L’amministratore delegato ha disdetto tutti gli accordi integrativi aziendali ed ha illegalmente intaccato la parte normativa del contratto di lavoro, con forti penalizzazioni sulle retribuzioni e sulle condizioni di lavoro”.

“La Fiorucci – fanno notare Verelli e La Rocca – è un’eccellenza storica dell’economia romana e, finora, ha garantito  lavoro a centinaia di dipendenti. Ad oggi, però, a fronte di notevoli sacrifici richiesti ai lavoratori, non si intravede un effettivo piano industriale di rilancio, e questo rende il 2017 un anno preoccupante già a partire dai prossimi mesi di febbraio e marzo con l’apertura dello stabilimento di Burgos (Spagna) Campofrio, col rischio di nuovi esuberi di personale”.

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