Rissa continua? E’ ora di smetterla

di NUCCIO FAVA-

Italiani arrabbiati e storditi: è durato poco il desiderio corale di dolorosa riflessione sul dramma del viadotto di Genova. Sono ricomparsi sin troppo presto gli spiriti contrapposti di Abele e Caino, mentre sarebbe indispensabile uno spirito di dialogo e di impegno solidale a cominciare dall’esigere verità e giustizia: presupposti indispensabili per la ripresa e la ricostruzione, in ogni senso.

Dovrebbero essere per primi la politica e l’impegno istituzionale ad avviare lo sforzo di rasserenamento e pacificazione del clima sociale, trattato invece come opposte tifoserie, sollecitate in schieramenti contrapposti di vincitori e vinti, di torto e ragione, senza problematicità e sfumature.

Un metodo fraudolento che corrompe ragionevolezza e dialogo, alza muri di incomprensione e rende comunque più ardua la conquista di verità e giustizia che non si raggiungono per decreto e nemmeno solo per legge, ma con la persuasione e il convincimento diffuso che si è operato per il bene del Paese.

Oltre alle solite rappresaglie tra leghisti e pentastellati, sorprende non poco l’atteggiamento di Matteo Renzi che “respinge il fioretto” e vuole imbracciare lo spadone come nei tornei cavallereschi che vediamo al cinema. Se l’opposizione per prima, proprio l’opposizione intendo dire, non cambia registro e propone seriamente programmi alternativi (a quelli di Salvini e Di Maio) per farli conoscere e valere in Parlamento e nel Paese, la crisi politica e democratica dell’Italia può solo acutizzarsi divenendo sempre più grave.

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