Regali per gli appalti di lavori per le reti tv? In 44 sotto inchiesta

Quarantaquattro tra funzionari e dirigenti di Rai, società del gruppo Mediaset, La7 e Infront sono indagati a Roma nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento di lavori e servizi in cambio di utilità come soldi e assunzioni. La Guardia di Finanza sta eseguendo 60 perquisizioni.  Secondo quanto accertato dal nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle, su delega del pm Paolo Ielo, società dell’imprenditore David Biancifiori avrebbero ottenuto l’affidamento di lavori e servizi versando ai committenti denaro oppure offrendo loro altre utilità, come vacanze, biglietti aerei ed assunzioni. I fondi per questa attività sarebbero stati realizzati attraverso sovrafatturazioni dei lavori eseguiti. I funzionari e i dirigenti Rai, in quanto pubblici ufficiali, sono indagati per concorso in corruzione, mentre quelli delle società Mediaset, La7 e Infront per appropriazione indebita.

Ci sono anche funzionari della Presidenza del Consiglio dei ministri tra gli indagati della Orocura di Roma per irregolarità nei lavori affidati all’imprenditore David Biancifiori. Secondo l’accusa avrebbero preso soldi per una commessa da 8 milioni di euro per allestire alcuni eventi. Sono accusati di corruzione.

Rai: massima collaborazione con magistrati – Con riferimento alle indagini in corso, la Rai “garantisce la massima collaborazione all’autorità giudiziaria. L’area interessata dalle indagini – sottolinea l’azienda in una nota – è stata peraltro oggetto di verifiche interne che hanno comportato interventi organizzativi e disciplinari”.

Indagato anche il suocero del calciatore Aquilani – Tra gli indagati per corruzione nell’inchiesta sul giro di mazzette per funzionari Rai, compare anche Cesare Quattrociocche, padre dell’attrice Michela e suocero del calciatore della Fiorentina, Alberto Aquilani. Secondo chi indaga tra i “regali” che avrebbe ricevuto nella qualità di dirigente Rai anche supporti tecnologici in occasione del matrimonio della figlia, nel luglio del 2012. Secondo quanto scrivono i pm nel decreto di perquisizione, l’imprenditore David Biancifiori, in qualità di titolare delle società Di and Di Lighting and Truck, poi della Di.Bi. Technology, “erogava a Quattrociocche utilità consistenti in somme di denaro e nella messa a disposizione di tecnologia per la realizzazione dell’evento del matrimonio della figlia”.

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