BUDAPEST SI TINGE DI ROSSO/ La Ferrari fa doppietta all’Hungaroring: vince Vettel davanti a Raikkonen. Terzo Bottas con la Mercedes, Hamilton ai piedi del podio

di MARCO VALERIO/ Come era negli obiettivi, e nelle previsioni, su un circuito molto più adatto dei precedenti alle caratteristiche della SF70H, la Ferrari centra una favolosa doppietta sui saliscendi dell’Hungaroring e va in vacanza con il morale alle stelle. Primo e secondo posto a Budapest: Vettel, che ha vinto la gara, allunga di nuovo in testa alla classifica Mondiale portando il suo vantaggio su Hamilton, quarto al traguardo, a 14 punti. Nella graduatoria Costruttori il ritardo del Cavallino Rampante scende a 39 punti ed anche questo Mondiale è completamente aperto.

Lo start. Al via le Rosse sono scattate bene con le supersoft e hanno imposto un ritmo insostenibile per gli avversari quando la safety car spedita in pista poco dopo lo spegnimento del semaforo è rientrata ai box. Le monoposto italiane sono andate fortissimo nonostante sulla monoposto di Vettel lo sterzo fosse inspiegabilmente inclinato a sinistra in rettilineo creando problemi a Sebastian nelle curve in quella direzione. Il tedesco è stato costretto a non aggredire i cordoli con la solita grinta ma, su un tracciato dove è molto complicato superare, non è bastato alla Mercedes di Hamilton per ribaltare la situazione. Il britannico, scavalcato dalla Red Bull di Verstappen alla ripartenza della gara, ha iniziato un’eccellente rimonta dopo il cambio gomme perché Hamilton aveva fatto vedere già in prova di trovarsi molto più a proprio agio con le più dure soft. Lewis, che era dietro al compagno Bottas, ha chiesto via libera ai box perché riteneva di essere molto più veloce e quindi in grado di superare le Ferrari.

Il momento topico della corsa. Quando Valtteri si è fatto da parte, Lewis ha attaccato a fondo riportandosi in scia delle Rosse, ma le vetture del Cavallino non hanno mai rischiato di subire il sorpasso. All’ultimo giro, come aveva promesso, Hamilton ha ridato la posizione a Bottas nonostante il finlandese avesse in scia la Red Bull di Verstappen. Sotto la bandiera a scacchi il distacco fra le Rosse e le Grigie è stato minimo ma, nonostante le auto di Stoccarda fossero più a proprio agio con le soft, è chiaro che le Ferrari hanno corso in difesa per salvaguardare il bolide di Sebastian che sembrava ferito. Nel finale grande giro veloce di Alonso sesto al traguardo che ha dimostrato che almeno su questa pista la McLaren ha dato buoni segnali di ripresa. Fernando non ha montato gomme morbide nel finale, aveva le stesse coperture e con gli stessi chilometri sulle spalle degli avversari.

La soddisfazione di Sergio Marchionne. Il capo di Maranello è più che soddisfatto della doppietta messa a segno dalla Ferrari nel GP d’Ungheria: “Diamo un nove a tutta la squadra che ha fatto un grandissimo lavoro. La line up per il 2018 sarà sicuramente riconfermata. Guardate lassù  (dice Marchionne indicando il podio). Stanno benissimo insieme e cambiare la squadra è difficile. Vediamo se possiamo portarli tutti insieme per il 2018, lavorano tutti bene e sarebbe un rischion cambiare qualcosa”.

 

Il tweet di Malagò: “Doppietta da urlo! Primo Vettel, poi Raikkonen per un podio rosso come il cuore della Ferrari! Fantastici”. Così, su Twitter, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha celebrato il trionfo Ferrari al GP di Ungheria.

LE QUALIFICHE DEL SABATO, STRAORDINARIE PER LA FERRARI

di MARCO VALERIO/ Super Ferrari all’Hungaroring: prima fila tutta rossa. Sebastian Vettel partirà dalla pole position nel GP d’Ungheria, undicesima tappa del Mondiale 2017 di Formula 1. Il tedesco della Ferrari, leader del Mondiale, con il tempo di 1’16″276 si è messo alle spalle il compagno di scuderia Kimi Raikkonen, staccato di 168 millesimi.Dietro In seconda fila le Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, più lente di 254 e 431 millesimi rispetto alla Ferrari di Seb. Dietro Ferrari e Mercedes si piazzano le Red Bull di Max Verstappen (1’16″797) e Daniel Ricciardo (1’16″818). Il settimo tempo è di Nico Hulkenberg, che però partirà dalla 12°  posizione in quanto penalizzato per la sostituzione del cambio sulla sua Force India. A seguire: le McLaren di Fernando Alonso (1’17″549) e Stoffel Vandoorne (1’17″894). Decimo crono per Carlos Sainz su Toro Rosso (1’18″912).

La soddisfazione di Vettel e l’ottimismo del pilota tedesco in vista della gara. Il ferrarista dopo le qualifiche ha commentato: “Macchina incredibile, abbiamo fatto un grande progresso, mi piace tantissimo questa pista. C’era il sole che splendeva, tantissima gente, è questo il succo delle corse. Andare così forte è stato incredibile. Cosa è cambiato? Stiamo lavorando sodo, le ultime gare non sono state grandiose per noi ma ora non conta nulla, conta che stiamo facendo del nostro meglio. Sono contento del livello raggiunto da team, dobbiamo ricordare anche a che punto eravamo 12 mesi fa. L’obiettivo principale è domani, sarà il compito più duro, dobbiamo concentrarci per fare una buona partenza. La vittoria prima delle vacanze? La pausa estiva è da lunedì anche se poi ci sono i test, io non guardo ai numeri, è troppo presto per parlare. Dobbiamo spingere a tutta in gara, è l’unica cosa per avere successo. Avremo una grande iniezione di fiducia dal pubblico qui e in Italia”.

Il commento di un soddisfatto Kimi. L’altro ferrarista Raikkonen dice: “Ho perso un po’ di tempo nel giro veloce, ho toccato il cordolo, ma tutto sommato ho ottenuto un secondo posto anche se sono un po’ deluso perché potevo fare la pole position. Vedendo i tempi fatti è una pista che si adatta alle nostre caratteristiche, anche se guardando ieri non era facilissimo. Oggi sono felice per come è andata la giornata, abbiamo migliorato il set up dell’auto, fin qui è andato tutto bene, domani sarà lunga ed anche una bella battaglia”.

Le qualifiche nel dettaglio. In Q2 erano state eliminate la Haas di Romain Grosjean, la Toro Rosso di Daniil Kvyat, la Renault di Jolyon Palmer e le Force India di Esteban Ocon e Sergio Perez. Nella Q1 avevano mancato la qualificazione la Haas di Kevin Magnussen, le Williams di Lance Stroll e Paul di Resta (sostituto in extremis di Felipe Massa) e le Sauber di Marcus Ericsson e Pascal Wehrlein.

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