PERISCOPIO/ Una voce fuori dal coro nei Ds altoatesini

di GIOVANNI PEREZ – Miracolo. L’appello lanciato da queste colonne perché, alle previste elezioni di primavera, i cittadini dell’Alto Adige di lingua italiani simpatizzanti per i Ds, possano  scegliere un candidato locale e non uno imposto da Roma, sembra aver colto nel segno. E`dell’altro giorno la presa di posizione del candidato alla segreteria provinciale dei Ds altoatesini, Uwe Staffler, che ha dichiarato al quotidiano Alto Adige: “Basta con i Bressa” . In parole povere Staffler ha chiesto, senza mezzi termini, agli organi centrali del partito di smetterla di  imporre come candidato in Alto Adige un bellunese, quando – si è fatto notare – ci sono delle personalità locali che potrebbero svolgere il ruolo di Bressa in maniera probabilmente migliore. A questo punto nessuno riesce a prevedere se la ”profezia” auspicata si avvererà o se avranno ragione i fautori della real politik, che profetizzano per Staffler una sconfitta seguita da una “punizione”.

Con quelle dichiarazioni di insofferenza per i candidati imposti da Roma, Uwe (sempre secondo i pessimisti) si sarebbe infatti giocato la carica alla quale concorre. Conoscendo, infatti, le ambizioni di Matteo Renzi (insofferente con chi non la pensa come lui) è probabile, per non dire certo, che non perdonerà a Staffler lo  sgarbo  di essersi messo di traverso nella riconferma alla candidatura in Alto Adige dell’amico suo e della Volkspartei, Bressa. Certo l’ assemblea altoatesina dei Ds potrebbe, in teoria, fregarsene della volontà di Renzi ed eleggere alla segreteria Staffler, ma i pessimisti dubitano che ciò avverrà. Il timore di una rappresaglia unito al sentimento reverenziale verso il “capo”, sembrano sconsigliare, a  chi non la pensa come lui, di manifestare liberamente il proprio dissenso: meglio restare in riga e coperti entro le file di coloro che applaudono. Forse un giorno arriverà la ricompensa.

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