PERISCOPIO/ Una bella gara tra due campioni del partito personale

di GIOVANNI PEREZ – Che l’approssimarsi delle elezioni provocasse nei politici la perdita del senso della misura sia un fatto ricorrente era noto a tutti; ma  questa volta si sta superando il limite. Vi ha provveduto (anche se non è il solo)  il nostro Silvio nel presentare il nuovo simbolo del suo partito. Ha infranto il limite mostrando un simbolo con una scritta – “Berlusconi presidente” – che supera di gran lunga per dimensioni quella  del partito: “Forza Italia”. Evidentemente né la modestia né tantomeno il buon gusto sono prerogative di casa da Silvio.
Neppure in casa Ds ”mantenere la parola” sembra essere una abitudine: uno dei ministri (quello delle Finanze) più accreditati e vicini al segretario ed ex capo del governo ha dichiarato pubblicamente e senza esitazioni: “Dopo queste elezioni, se sarà il caso, il prossimo governo i Ds lo faranno con Berlusconi”. Alla faccia e  con buona pace di quanto aveva dichiarato sino a ieri il suo “vero ed unico capo” Renzi.  Che si possa arrivare ad una coalizione Ds-Forza Italia lo immaginavano molti italiani, ma erano altrettanto convinti che, almeno per salvare la faccia, se ne sarebbe parlato dopo le elezioni. La scusa per la marcia indietro era pronta: addurre la necessità di “salvare l’Italia dal caos” e dall’orda selvaggia dei 5 Stelle.  Invece Renzi, con una calcolata mossa a sorpresa, ha affidato ad un suo fedele alleato il compito di “preparare il terreno” verso una conclusione di comodo, per “vincere” in qualunque modo e a qualsiasi costo. Dove “vincere”, per lui, ha un solo obiettivo: tornare a Palazzo Chigi.

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