Paradossale: il governo scarica su Marino i danni fatti a Roma da Alemanno

Rome's Mayor, Ignazio Marino, attends the gay pride parade in Rome, 13 Jun 2015. ANSA/CLAUDIO PERI

di ROMANO LUSI/

Che strano! Il ministero dell’Economia raccoglie una polpetta avvelenata lasciata  dal Comune di Roma quando era governato da un uomo della destra, cioè Alemanno, e la rilancia contro il Campidoglio ora che è governato dal sindaco di centrosinistra Ignazio Marino, cioè colui che appena insediatosi aveva denunciato al ministero quella polpetta avvelenata lasciatagli in eredità. Il sospetto è che a dare la direttiva possa essere stato il capo del governo e segretario del Pd Matteo Renzi, che in vari modi sta tentando di indurre Marino a dimettersi perché si offra come capro espiatorio della sconfitta elettorale subita dal Pd nelle ultime elezioni amministrative del 31 maggio.

E’ un sospetto che viene avanzato anche dalla capogruppo di Sel, Imma Battaglia, ai microfoni di Radio Cusano. Il ministero dell’Economia in sostanza contesta il “salario accessorio” concesso “a pioggia”, cioè senza alcun aggancio alla produttività e al merito, dal sindaco Alemanno ai 25mila dipendenti del Comune di Roma dal 2008 al 2013 e chiede la restituzione di qualcosa come 360 milioni. Ma, ecco il paradosso, la richiesta la manda al sindaco attuale, Ignazio Marino, che ha invece riformato quel sistema di integrazione della retribuzione parametrandolo al merito e al rendimento dopo aver affrontato le dure resistenze dei dipendenti comunali e dei sindacati. I quali ora dicono, a ragion veduta, che non si può chiedere (e sarebbe contro legge) ai lavoratori la restituzione di quanto hanno ricevuto di più in passato.

La capogruppo di Sel al Comune, Imma Battaglia, è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“Il debito riguarda gli anni dell’amministrazione Alemanno – ha affermato Battaglia-. Come mai dopo 7 anni il Mef viene a chiedere questi soldi? Proprio a pochi giorni dall’attacco feroce di Renzi a Marino… Questo è un accanimento nei confronti del Sindaco. C’è un disegno politico di Renzi contro Marino, che è diventato l’agnello sacrificale. Sta accadendo la stessa cosa che accadde a Berlusconi nel 2011, quando fu mandato via per mettere Monti al governo. Questi soldi deve trovarseli Renzi, non può venire a chiederli a quest’Amministrazione. E non si può chiedere ai lavoratori di restituirli dopo 7 anni. Non è accettabile che questo buco di inefficienza venga pagato dai cittadini. Marino è il re della legalità e della lealtà, un uomo che ha provato a combattere la parte corrotta di Roma. Detto questo, dobbiamo fare meglio perchè finora non siamo stati all’altezza di amministrare al meglio questa città”.

Sindacati pronti anche ad “un altro sciopero generale dei dipendenti capitolini”, un 6 giugno bis, per salvaguardare i salari dei lavoratori comunali. Dopo l’ultimo stop del Mef sul salario accessorio, è quanto annunciano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma. E qualora fosse necessaria la protesta, spiegano i sindacalisti, “sarà anche contro il Mef che crediamo stia davvero travalicando i compiti a lui assegnati”.

Gli stipendi dei dipendenti del Comune di Roma “non saranno toccati”. Questa la linea del Campidoglio in merito alla questione del salario accessorio e la richiesta del Mef di restituzione di 350 milioni di euro. Da Palazzo Senatorio rassicurano “che il fondo non sarà toccato e che gli stipendi dei dipendenti non saranno toccati”.

Sulla questione del salario accessorio la Corte di Conti del Lazio ha aperto un fascicolo di indagine. In base a quanto si apprende il lavoro dei magistrati contabili prenderebbe in esame il periodo che va dal 2009 al 2013. Gli accertamenti sono ancora in una fase iniziale ed è probabile che dureranno per alcuni mesi. Al termine di questa attività si procederà con l’invito a dedurre nei confronti dei soggetti interessati che a quel punto avranno non meno di trenta giorni per presentare deduzioni e documenti.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha convocato in Campidoglio questo pomeriggio i sindacati per discutere della questione del salario accessorio. “Siamo stati convocati dal Campidoglio alle 17 – annuncia Natale Di Cola della Cgil – Alla riunione sarà presente il sindaco Marino e il vicesindaco Nieri”.

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