Il compito di Fratoianni nella squadra di “Liberi e Uguali”

di SERGIO SIMEONE – Osservando i più recenti sondaggi elettorali, due dati saltano all’occhio: il Pd è in difficoltà e perde sempre più consensi, ma di questo calo non si avvantaggia (o si avvantaggia pochissimo) la formazione di “Liberi ed Uguali”, che rimane ancora ferma intorno al 7% nonostante l’annunciata discesa in campo di Pietro Grasso e Laura Boldrini. Al tempo stesso, secondo un’indagine condotta dall’”Espresso” e pubblicata qualche settima fa,  tra  i giovani che andranno a votare per la prima volta, il 10% sarebbe orientato verso Sinistra Italiana di Fratoianni, solo il 5,4% verso il Movimento Democratici e Progressisti di Bersani, D’Alema e Speranza,  e una quota ancora inferiore verso “Possibile” di Civati.

Quali conclusioni trarre da questi dati? Non certo quella semplicistica ed erronea, che alla formazione di Fratoianni converrebbe abbandonare la coalizione di “Liberi ed Uguali” e presentarsi da sola alle prossime elezioni. Una cosa è la percentuale di consensi che raccoglie tra i diciottenni, altra cosa è la percentuale che raccoglie nell’elettorato nel suo complesso. Nel caso in cui dovesse scegliere la corsa solitaria,soprattutto con l’attuale legge elettorale, rischierebbe di rimanere senza una rappresentanza in Parlamento.  Il che diventerebbe un grave handicap per la sua azione politica futura.

Le conclusioni da trarre sono diverse:

  1. La coalizione di “Liberi ed Uguali” non suscita ancora entusiasmi. La formula Grasso + formazioni di sinistra ricorda pericolosamente quella di Ingroia + formazioni di sinistra del 2013.  Gli esiti saranno probabilmente e auspicabilmente meno disastrosi, perché Grasso, a differenza del supponente Ingroia, con la sua modestia e la sua drittura morale suscita stima e simpatia. E poi perché meno forte sarà questa volta il richiamo del voto utile. Ma nemmeno c’è lo sperato grande balzo in avanti, tanto da provocare un ribaltamento nei rapporti di forza tra Pd e formazioni di sinistra. Il fatto è che al fianco del magistrato siciliano si scorge chiaramente un personale politico che già ha avuto possibità di governare, ma non ha mostrato in quelle occasioni grandi capacità innovative.
  2. All’interno della coalizione di “Liberi e Uguali” chi ha maggiori potenzialità di crescita tra le nuove generazioni dunque è il Partito di SI. I suoi dirigenti devono proiettare i loro obiettivi al di là di queste elezioni. Ma i suoi dirigenti devono fare in modo che la coalizione non sia la notte in cui tutte le vacche sono nere. Fratoianni deve uscire dal silenzio mediatico nel quale è attualmente immerso. Per fare questo deve tenere meno riunioni nel partito e tra i partiti e partecipare di più ad eventi pubblici nei quali lanciare le idee di “Liberi e Uguali” in materia di occupazione, fisco, scuola, welfare. Deve fare insomma, sul piano mediatico, come Berlusconi (che resta sempre un maestro in campo mediatico), il quale non aspetta certamente il permesso di Salvini o della Meloni prima di lanciare le sue proposte.

Ci può essere qualche frizione con gli alleati? Poco male. C’è sempre tempo per i leali chiarimenti. Per ora l’importante è far emergere la propria identità. Al servizio e per il bene, di tutta la coalizione.

Sergio Simeone

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