Occhio al canone del telefono fisso: deve essere mensile (e non di 4 settimane!)

Le compagnie telefoniche, come tutti sanno, si sono allineate rapidamente, una dopo l’altra, a un abile ritocco del criterio di fatturazione, passando dal canone mensile a una canone di 4 settimane. Sembra piccola cosa, ma in realtà nell’arco dell’anno la spesa dell’utente è così cresciuta di una mensilità.

Ora – ad evitare che le compagnia si accingano a fare la stessa cosa per la telefonia fissa – l’Agcom (Autorità per le comunicazioni)  ha stabilito che per la telefonia fissa “il criterio della fatturazione deve essere il mese“, mentre per la telefonia mobile la cadenza della fatturazione “non può essere inferiore ai 28 giorni“, come è già da diversi mesi.

L’Autorità in questo modo ha “ravvisato la necessità di garantire una tutela effettiva degli utenti” avendo riscontrato problemi in termini di trasparenza e comparabilità delle informazioni in merito ai prezzi vigenti”. L’Autorità ha dunque “individuato nel mese il periodo temporale minimo, per consentire all’utente di avere una corretta e trasparente informazione sui consumi fatturati e un tempo di invarianza nel rinnovo del prezzo offerto dagli operatori”.

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