Muore di infarto mentre gli abbattono la casa: viveva con un sussidio dopo il trapianto di rene. Senatore si dimette per protesta

Muore di infarto mentre gli demoliscono la casa, dove viveva con la moglie e tre nipotini. E’ accaduto sabato scorso a Eboli (Salerno).  Salvatore Garofalo aveva 64 anni, viveva a Campolongo. In zona ci sono 12 case abusive. Non appena sono iniziate le operazioni di recinzione del cantiere, Garofalo ha avuto un malore fatale. Il pensionato viveva con un sussidio statale dopo il trapianto di un rene. “E’ un grande dolore per tutti noi. Abbiamo ereditato una situazione di abusivismo edilizio drammatico” dice il sindaco, Massimo Cariello.

 Il senatore di Ala, Ciro Falanga (foto), firmatario del ddl sugli abbattimenti, annuncia le sue dimissioni da senatore già minacciate se il testo non fosse stato approvato entro l’estate. E dichiara: “Dalla politica sorda alle esigenze dei più deboli io mi allontano. Uno speculatore o un camorrista non muoiono d’infarto se gli abbattono una casa. Un operaio invece muore dal dolore. Il provvedimento che avrebbe evitato quella demolizione e la relativa tragedia che ne è conseguita – aggiunge Falanga – è all’esame della Commissione Giustizia della Camera, dove con solerzia la presidente Ferranti l’ha calendarizzato per questa settimana”.

Falanga coglie l’occasione per un attacco al M5s, che – afferma – “ha negato un rapido esame del provvedimento attraverso la sede deliberante con evidenti scopi ostruzionistici, nonostante il testo abbia già avuto il via libera dai due rami del Parlamento. Non posso accettare – siega – che, nonostante il duro lavoro di anni nell’interesse di persone in difficoltà, la gente inizi a morire a causa del mero calcolo parlamentare di qualche gruppo che fa dell’essere contro sempre e comunque la propria unica bandiera. Annuncio pertanto le mie dimissioni da senatore della Repubblica, che consegnerò domani al presidente Grasso, ritenendo inaccettabile che su temi dal grande impatto sociale come questo prevalgano gli interessi politici su quelli dei cittadini. E’ un modo di fare becero dal quale sento di prendere con vigore le distanze”.

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