MOTONAUTICA IN LUTTO/ Tragedia in Germania: uno schianto, muore Massimo Rossi. La FIM accusa: “Un circuito troppo pericoloso, con le nostre regole lì non si sarebbe mai corso”

motonautica-morto-massimo-rossidi MARIO MEDORI/ Tragedia nella motonautica italiana. Massimo Rossi, campione del mondo nelle classi 250 e 350, è morto dopo un terribile incidente avvenuto in gara in Germania. L’incidente si è verificato a Traben-Trarbach, lungo il fiume Mosella, poco distante da Francoforte. Rossi ha perso il controllo del suo scafo, che è letteralmente volato, rovinando a riva e poi colpendo violentemente un albero. Inutili i soccorsi, il pilota è morto sul colpo. Tutte le gare previste nel fine settimana a Traben-Trarbach sono state annullate.

Accuse dalla FIM. Il presidente della Federmotonautica, Vincenzo Iaconianni, accusa: “Rossi, che aveva 24 anni, correva con licenza tedesca perché aveva un contratto di lavoro in quel Paese. L’incidente è avvenuto su un circuito pericolosissimo, con le nostre regole lì non si sarebbe mai corso. Non accadrà mai da noi che un pilota perda il controllo e finisca contro la sponda del fiume. Addirittura mi dicono che l’impatto sia stato contro un albero, ma questo potrebbe accadere solo se si bloccasse l’acceleratore di una barca e comunque in questo caso il pilota si butterebbe in acqua. Come Federazione da 30 anni lottiamo contro l’insicurezza dei circuiti. Noi, ed ultimamente anche i Paesi arabi, stiamo molto attenti, mentre gli altri, in particolare inglesi e scandinavi, se ne strafregano”.

La carriera della vittima. Massimo Joe Rossi (come lui amava farsi chiamare) era di San Bellino (Rovigo), anche se era nato a Legnago (Verona) il 28 ottobre 1992, avrebbe dunque compiuto 24 anni a fine mese. Figlio d’arte (correva anche il padre), nell’estate appena lasciata alle spalle, aveva vinto ben due Mondiali: quello della O/250 e quello della O/350 e in bacheca, nel corso di una carriera nata nel 2007 con un 10° posto nel campionato italiano nella Osy 400, vantava una lunga serie di piazzamenti di rilievo. Tra l’altro, era andato sul podio nella stagione 2010 (bronzo nel campionato italiano e nel Mondiale nella O/125), nella stagione 2011 (oro nel campionato italiano, argento nell’Europeo e bronzo nel Mondiale sempre con la O/125), nel 2014 (argento Europeo nella F.125, argento Tricolore nella O/125 e argento mondiale nella O/175) e nel 2015, con due bronzi nel campionato italiano e nell’Europeo della O/250. Quest’anno, gareggiando con licenza tedesca, aveva vinto appunto due titoli iridati (O/250 e O/350) e proprio per il suo tesseramento in Germania, durante questo weekend era impegnato a Traben-Trarbach dove, con due prove di campionato europeo (Osy 400 e O.500) era in calendario anche una puntata del campionato nazionale 0/350.

Rossi stava dominando la gara. Rossi aveva vinto la prima delle tre manche in programma. Poi la tragedia. La passione per la motonautica era una passione di famiglia, visto che anche papà Stefano è stato pilota per diversi anni, così come la sorella Chiara, impegnata fino a due anni fa anche nel Mondiale di F2.

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