MOTOGP SEGRETA/ Clamorosa indiscrezione dalla Spagna: Valentino Rossi e Vinales in Inghilterra hanno corso col telaio Yamaha 2018 che ha fruttato il doppio podio

di FABIO CAMILLACCI/ Clamorosa indiscrezione dalla Spagna: dietro al doppio podio Yamaha nel Gp di Gran Bretagna a Silverstone (2° Vinales, 3° Valentino Rossi) ci sarebbero novità segrete. Una settimana dopo il sesto posto dello spagnolo davanti al Dottore al Red Bull Ring per il GP d’Austria, il team Yamaha si era infatti spostato sul circuito di Misano per una giornata di test privati.

Le rivelazioni di Valentino a Silverstone. Oltretutto, alla vigilia della gara in terra inglese, lo stesso Rossi aveva ammesso di aver lavorato anche in funzione 2018 e provato il primo prototipo della Yamaha del prossimo anno, ammettendo di essersi trovato piuttosto bene. Una differenza in termini di prestazioni che, secondo quanto rivela Manuel Pecino al quotidiano sportivo catalano Mundo Deportivo, avrebbe spinto la casa giapponese a portare in Inghilterra il prototipo 2018.

I segreti del box Yamaha in Gran Bretagna. Durante il fine settimana di Silverstone due delle nuove moto sono sempre state nel box del team nipponico. Ovviamente riflettori puntati sul telaio. Secondo lo stesso Pecino, Rossi e Vinales, che disponevano ciascuno di una moto 2017 e uno di questi “prototipi” per effettuare un confronto, hanno affrontato la gara di domenica scorsa proprio con la nuova moto.

Le parole del Dottore dopo il GP di Gran Bretagna. Vale aveva detto: “Sono riuscito a guidare al massimo dall’inizio alla fine, stare concentrato, non fare errori e dare un bel passo alla gara”. Mentre Vinales aveva dichiarato: “Le sensazioni sono tornate quelle di inizio stagione”. Il pesarese però aveva aggiunto di non essere riuscito a lottare per la vittoria perché il calo della ruota posteriore (uno dei problemi che affligge la moto giapponese in questa stagione), lo aveva portato ad alzare il ritmo di 4 decimi: un cambio di passo che lo aveva quindi costretto ad accontentarsi del terzo posto dietro alla Ducati di Andrea Dovizioso e alla M1 gemella del compagno di squadra.

Le argomentazioni del giornalista spagnolo. Manuel Pecino però ha spiegato che questa versione data da Rossi, non sarebbe confermata dall’analisi dei crono siglati dal Dottore negli ultimi due giri (il 19° e il 20°) che lo hanno visto girare in 2’02.291 e 2’02.191, ovvero in linea con i tempi siglati nella seconda metà di gara. Considerazioni per cui, secondo lo stesso Pecino, è lecito attendersi che le nuove M1 saranno particolarmente competitive tra due settimane al “Marco Simoncelli World Circuit” di Misano. Per la cronaca, ricordiamo che era dal secondo GP della stagione, in Argentina, che Vinales e Rossi non salivano entrambi sul podio.

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