MONZA, DELUSIONE ROSSA/ Doppietta Mercedes, vince Hamilton: Vettel superato da Lewis in vetta al Mondiale. Furia Marchionne: “Differenza imbarazzante”

di MARCO VALERIO/ Doppietta Mercedes nel GP d’Italia, 13° appuntamento del Mondiale di Formula 1, sul circuito di Monza. A trionfare: Lewis Hamilton, scattato dalla pole, secondo posto per il compagno di squadra Valtteri Bottas. Unica consolazione per la Ferrari, il terzo posto di Sebastian Vettel. Poco, veramente poco per lo splendido pubblico di Monza (foto a sinistra). Si tratta del sesto successo stagionale per Hamilton. Il britannico, al quarto trionfo in carriera nel GP d’Italia, diventa così il nuovo leader del Mondiale togliendo lo scettro a Vettel: ora 238 a 235, tre lunghezze di vantaggio per Lewis. Per Hamilton, si tratta inoltre della 59° vittoria in un Gran Premio. Ai piedi del podio, Dani Ricciardo su Red Bull, autore di una grande rimonta, quinta la Ferrari di Kimi Raikkonen. Sesto Ocon su Force India, davanti a Stroll e Massa della Williams. Completano la top ten: Perez con la Force India e Verstappen su Red Bull.

La Ferrari ha cercato di limitare i danni dopo le deludenti qualifiche. Alla partenza, ritrovarsi imbottigliati alla prima curva non ha aiutato, ma è anche vero che la Mercedes ha messo in luce una superiorità totale. Hamilton ha preso il comando e ha gestito come meglio preferiva. E a conferma della superiorità delle “Frecce d’argento” c’è da dire che Valtteri Bottas è stato pure perfetto, attaccando subito Raikkonen e poi liberandosi di Lance Stroll ed Esteban Ocon, coprendo poi le spalle a Hamilton fino al traguardo.

Lotta “Rossa”. Le Ferrari hanno lottato, Vettel ha passato Raikkonen e pure lui si è poi liberato di Stroll e Ocon. Ma quando Seb è arrivato in terza posizione non c’è più stata storia. Giro dopo giro ha perso terreno dalle Mercedes, fino ad arrivare a oltre 17 secondi prima dell’unica sosta. E alla fine si è inchinata con 36″ di differenza, qualcosa che a Monza fa male, tanto che lo stesso presidente Marchionne è stato abbastanza netto: “Questa differenza è stata imbarazzante”. Il Mondiale però non è finito, tra due settimane a Singapore la speranza è che il circuito cittadino rimetta le ali al Cavallino Rampante. Contro questo Hamilton e questa Mercedes non si può più sbagliare niente.

Furia Marchionne. L’unicità di Monza è quella per cui il distacco dalla Mercedes, su questa pista tutta rettilinei e curve il minimo indispensabile, si è allargato a dismisura; niente a che vedere con la lotta serrata di Spa, e persino peggio dell’altra pista di sofferenza “rossa”, Silverstone, tanto che il presidente Sergio Marchionne se ne va portandosi dietro un nugolo di cattivi pensieri: “La macchina dal Belgio non è migliorata, qualcosa non ha funzionato per quanto riguarda l’assetto della vettura. Questa non è la Ferrari, bisogna raddoppiare l’impegno. Oggi è stato quasi imbarazzante vedere questa differenza tra Ferrari e Mercedes. Non potevamo fare assolutamente niente. Abbiamo sbagliato qualcosa negli ultimi sette giorni, anche le prove saltate e la mancanza delle qualifiche hanno impattato”.

Il premier Gentiloni ai box Ferrari. Il presidente ferrarista è così nero dalla rabbia da riservare più ottimismo al governo dicendo: “Ho invitato Gentiloni anche per l’anno prossimo”. Zero fiducia invece nella Ferrari e così Marchionne guarda al futuro con riserva: “Singapore sarà una gara favorevole a noi? Sì ma c’è un problema di base che bisogna risolvere. Favorevole non significa un tubo, bisogna togliere il sorriso dalla faccia di questi qui, mi stan girando un po’ le balle”. Evidentemente, Marchionne è furioso perchè non ha gradito il party Mercedes in casa sua, con tanto di sorpasso in classifica. Come dargli torto? Bisogna fare di più se si vuole finalmente tingere nuovamente di rosso Ferrari il Mondiale di Formula 1. La Ferrari è a secco da troppo tempo; quest’anno il gap era stato colmato. Ora bisogna recuperare il terreno perduto e dare tutto nel rush finale (nella foto in home page: Marchionne e Gentiloni seguono insieme la gara).

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