MONDO NEL PALLONE/ Russia 2018: le minacce dell’Isis e lo spettacolo di Portogallo-Spagna. Tripletta di CR7, l’arbitro Rocchi è il primo a usare la Var ai Mondiali

di FABIO CAMILLACCI/ La seconda giornata dei Mondiali di Russia 2018 è cominciata nel peggiore dei modi: con una preoccupante minaccia dell’Isis. Lo Stato Islamico in un video ha promesso infatti “un massacro come mai prima d’ora”. Video diffuso dal tabloid inglese Daily Star e in cui l’organizzazione terroristica mostra immagini di repertorio annunciando di voler “vendetta” nei confronti di Vladimir Putin e della Russia per il suo intervento militare in Siria. Il filmato si conclude con una panoramica dello stadio di Sochi “sorvegliato” da un jihadista in tuta mimetica e mitra e virtualmente colpito da esplosioni.

Non è la prima volta che i terroristi minacciano di portare il terrore ai Mondali di calcio. Il filmato realizzato al computer, dura 4 minuti e mostra esplosioni di bombe dentro e intorno allo stadio olimpico di Sochi, edifici nei pressi del villaggio Olimpico in fiamme e un drone dell’Isis che li sorvola. Il gruppo terroristico avverte che gli jihadisti del ramo caucasico stanno pianificando attacchi. “Ti stiamo guardando. Abbiamo dei droni, stiamo esplorando i siti e li attaccheremo”, recita una voce che accompagna le immagini. Raphael Gluck, esperto del gruppo di monitoraggio Jihadoscope, avverte: “La propaganda è fantasiosa ma la minaccia dovrebbe essere presa sul serio, perchè prima o poi i droni saranno usati in qualche modo per compiere attacchi terroristici in Occidente”.

La bellezza del calcio ha fatto dimenticare il minaccioso video dell’Isis. Proprio a Sochi Portogallo e Spagna non hanno deluso le attese replicando ai terroristi con uno spettacolare 3-3. Riflettori puntati soprattutto sul nuovo c.t. della “Roja” Hierro. Fernando Hierro, simbolo del Real Madrid da calciatore chiamato a sostituire alla vigilia dell’inizio della rassegna iridata l’esonerato Lopetegui, cacciato dalla Federcalcio spagnola per aver diffuso in anticipo la notizia dell’accordo con le “Merengues” per il dopo Zidane nella stagione 2018-19. Riflettori puntati anche sull’arbitro Gianluca Rocchi, una delle poche presenze italiane a Russia 2018.

Portogallo-Spagna, il derby della penisola iberica, un “clasico” del calcio mondiale. Il gusto di una partita entusiasmante e piena di scintille tecniche arriva subito: bastano tre minuti infatti per vedere CR7 scattare e prendersi il rigore per fallo di Nacho. Gli spagnoli protestano ma il contatto c’è e Rocchi, coadiuvato dai guardalinee Di Liberatore e Tonolini e da Irrati alla Var, assegna il penalty. Cristiano dal dischetto non sbaglia. Pareggia Diego Costa con un gol da grande centravanti che però richiede il primo “silent check” di questi Mondiali con la moviola in campo: l’attaccante ispano-brasiliano forse commette fallo su Pepe. Rocchi convalida la rete ma i dubbi restano. In chiusura di primo tempo, una papera di De Gea su tiro non certo irresistibile del solito Cristiano Ronaldo, riporta i lusitani avanti. Nella ripresa, la Spagna pareggia ancora e sempre con Diego Costa, doppietta per il bomber dell’Atletico Madrid. Insomma, è una sorta di derby del gol tra il madridista CR7 e il “colchonero”. Poi ci pensa Nacho con un diagonale al fulmicotone a firmare il 3-2 Spagna. Ma all’89’ Ronaldo cala il tris con uno splendido calcio di punizione dei suoi e fissa il punteggio sul 3-3. Per Cristiano dunque un’altra ipoteca sul prossimo Pallone d’oro.

“Zona Cesarini” protagonista nella seconda giornata di Russia 2018. Ronaldo pareggia per il Portogallo a pochi secondi dal 90′. Un copione già visto nelle due partite del pomeriggio: l’Iran all’ultimo respiro batte 1-0 il Marocco grazie a un’autorete dei nordafricani al quinto minuto di recupero. L’Uruguay con identico punteggio supera l’Egitto. Decisivo il gol di Gimenez (altro calciatore dell’Atletico di Simeone) all’89esimo. Suarez non morde, Cavani è fermato dal palo ma la nazionale dei “Faraoni” guidata dal c.t. Hector Cuper (noto allenatore sfortunato: anche ai tempi dell’Inter del 5 maggio 2002), cade proprio quando la gara sembrava destinata a finire 0-0. Ricordiamo che l’espressione “zona Cesarini” è usata per indicare i minuti conclusivi e di recupero. Il nome deriva dal calciatore Renato Cesarini, mezzala della Juventus nella prima metà degli anni ’30, che realizzò diversi gol nei minuti finali delle partite.

Sogno Iran. Ora nel gruppo A, Russia e Uruguay con 3 punti a testa vedono gli ottavi di finale a scapito di egiziani e Arabia Saudita. Come nelle previsioni della vigilia. Mentre l’Iran sogna una storica qualificazione visto che guida il girone B con tre punti: Spagna e Portogallo ne hanno uno e il Marocco è a zero. Certo, sarà difficile per gli iraniani fare punti contro portoghesi e spagnoli ma nel calcio non si sa mai. Considerazione finale: Portogallo e Spagna per fortuna hanno cancellato la mediocrità vista nelle altre tre gare fin qui disputate.

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