Minacce e figuracce del Gianburrasca fiorentino

di NUCCIO FAVA* – Continua la bolla del grande caldo e neppure l’aria condizionata arreca sollievo. In macchina vorrei ascoltare un giornale radio ma mi ritrovo sempre radio Maria o qualche canale commerciale. Riesco a raggiungerne però uno che parla di Trump messo ancor di più nei guai dal figlio. Il quale ha intrallazzato con un’avvocatessa russa durante la campagna presidenziale col proposito di danneggiare la Clinton. La situazione diventa sempre più incresciosa ma Ronald ostenta sicurezza e strapotenza, fondate sul l’atteggiamento tenuto sinora dai parlamentari repubblicani, a disagio ma succubi del presidente e del suo elettorato.
Imperversa sui media italiani, invece, il libro del nostro ex presidente, che col suo ‘Avanti’ è tornato a riempire in ogni dove giornali e TV. Difficile capire quanto gli giovi una campagna a tutto campo in perfetta solitudine a tal punto che nemmeno i ministri Lotti e Boschi ne hanno fatto cenno. Figuriamoci quel furbone di Verdini, interessato a cose molte più concrete come la futura legge elettorale e la formazione delle liste. Un risultato però il segretario ex premier l’ha ottenuto: la rottura con Padoan , l’indebolimento del governo Gentiloni, l’atteggiamento guardingo, se non apertamente contrario e diffidente, da parte dell’Europa.
C’è dietro forse la tentazione di fare il Macron italiano, come pure si è detto e scritto non senza superficialità e leggerezza. Ma a farlo desistere è stata forse l’accoglienza che Francia e Germania hanno riservato – ignorandola e praticamente respingendola –  alla minaccia del ministro Minniti di chiudere i porti italiani alle navi di altri paesi carichi di migranti raccolti ai margini delle acque libiche. E sono proprio Macron e Merkel ad avere l’intenzione e la forza di imprimere un cambiamento profondo allo stato attuale dell’Europa contando però soprattutto sulle proprie forze e la propria iniziativa. Non facendosi certo intimorire dalle sparate di un Gianburrasca fiorentino, ex protagonista di un centro sinistra che non c’è più.
*Nuccio Fava è stato direttore del Tg1 e del Tg3 e delle Tribune politiche Rai

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