Mario Orfeo in Rai: un pericolo per Matteo Renzi. Intervenga Anzaldi!

di ENNIO SIMEONE – Il neo direttore generale della Rai, Mario Orfeo, ha ingaggiato, già dal giorno in cui ha assunto la carica, una perniciosa azione demolitrice contro il ri-segretario del Pd, Matteo Renzi. Prima si limitava ad infierire contro di lui solo sul Tg1, di cui era direttore; ma ora ha allargato il raggio di azione a tutti i tg (compreso quello allnews) e minaccia di estenderlo ai talk show, appena riprenderanno ad inondarci dopo la pausa estiva.

Per rendersi conto del danno che può provocargli basta puntare il telecomando su qualunque canale Rai: appare Renzi anche quando non c’è, dice la sua su qualunque argomento anche quando non viene interpellato, su qualunque notizia esprime il suo parere, emette giudizi, approva e deplora, assolve e condanna. Sembra di essere tornati ai tempi del referendum sulla riforma costituzionale, quando – sotto la direzione generale del predecessore di Orfeo, Antonio Campo Dall’Orto – l’allora capo del governo e del Pd parlava a reti unificate a tutte le ore del giorno e della notte. E si è visto come è andata a finire il 4 dicembre.

Ma quella presenza aveva un costo: l’invio di una troupe e di un giornalista al seguito del logorroico costituzionalista di Rignano sull’Arno. Adesso, invece, la Rai può garantirla in economia (perché Orfeo è uno che bada alle spese):  viene semplicemente registrata e messa in onda  la “rassegna stampa” televisiva che Renzi trasmette quotidianamente sul suo blog dalla sede del Pd per impartire lezioni a destra e a manca, esaltare o denigrare amici e nemici, lanciare invettive contro avversari esterni e oppositori interni, insomma per dire la sua su qualunque cosa, persino sullo sport. E la si trasmette a tutte le ore appiccicandola, a pezzi, secondo l’argomento,  a tutte le notizie.

L’operazione ha preso avvio appena Orfeo si è insediato. L’effetto è micidiale. A Renzi farà danni ben più devastanti di quelli che gli aveva provocato Campo Dall’Orto, che per questo motivo veniva bersagliato quotidianamente, fino alla demolizione, dall’uomo di Renzi nella Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, l’onorevole Michele Anzaldi. Il quale, però, farebbe bene a darsi una mossa contro Orfeo con maggiore tempestività di quanto abbia fatto con il suo predecessore. Magari, nel frattempo, gli dica di mandare continuamente in video l’altro Matteo: Orfini. Così prende due piccioni con una fava.

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