Ma perché Berlusconi vuol comprare casa a Merano?

di GIOVANNI PEREZ – La notizia è confermata. Berlusconi sara ospite di Merano per la quinta volta, ma probabilmente senza la guida dalla “scudiera” Michaela Biancofiore. La bionda valchiria provoca spesso a Berlusconi imbarazzanti intermezzi con la Svp: un giorno infatti la pasionaria di Forza Italia agita il rametto d’ulivo della pace con la Südtiroler Volkspartei, ma il giorno dopo si scontra polemizzando duramente con i maggiorenti di quel partito.
Comunque, sembra che, dopo vari proclami ed indiscrezioni, più o meno pilotate,  questa volta Berlusconi sia veramente intenzionato a mettere su casa a Merano, anche se non si sa bene se l’eventuale scelta possa cadere sul centro cittadino o su una delle amene località del circondario. Le ipotesi che vengono avanzate sul perché di questa decisione sono molteplici: la più accreditata e più volte citata in passato è quella secondo cui con questa mossa Berlusconi intenderebbe entrare in Alto Adige nelle grazie del partito di lingua tedesca in vista delle prossime elezioni nazionali. A conferma di questa ipotesi un particolare: molti sondaggi prevedono una virata a destra di una fetta dell’elettorato italiano che una volta votava a sinistra. A provocare il cambio di rotta nelle preferenze elettorali da parte degli ex Pd la stanchezza di vedere in ogni telegiornale un Matteo Renzi che, in maniche di camicia come un lavoratore edile ma con l’ aria da bullo di periferia, si prodiga a stringere mani a cittadini e imprenditori durante la sosta del suo treno elettorale.
Ma, tornando a Berlusconi, vi è anche chi individua la decisione di acquistare una casa a Merano nella consapevolezza di essere in età di tirare i remi in barca e andare in pensione. E quale luogo più adatto di Merano per trascorrere gli anni a venire senza l’assillo di essere riconosciuto e importunato da questuanti vari?  È infatti nota la discrezione degli abitanti di questa città in riva al Passirio. Che di celebrità ne ha viste passare parecchie e regnanti.
PS. Dopo una lunga sparizione dalle pagine di cronaca del quotidiano locale in lingua italiana (ma di proprietà sudtirolese di lingua tedesca), nei giorni scorsi è riapparso il sottosegretario Giancarlo Bressa. Per chi non lo conoscesse, si tratta del bellunese inviato dai Ds romani in Alto Adige per rastrellare i voti che ne avevano consentito l’elezione e dare man forte alle continue pretese del suo alleato, la Südtiroler Volkspartei. La riapparizione è avvenuta contestualmente alla visita a Bolzano della sottosegretaria Maria Elena Boschi. La quale ha tessuto le lodi del partito unico sudtirolese e della gestione dell’autonomia speciale di cui  gode l’Alto Adige. Bressa avrebbe avuto il compito di suggeritore.

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