Luciano Gallino, il valore sociale del lavoro e le diseguaglianze

gallino9.jpg_1064807657E’ morto a Torino, dopo una lunga malattia, il sociologo Luciano Gallino. Professore emerito all’Università di Torino, aveva 88 anni. La sua formazione sociologica iniziò presso l’Olivetti ad Ivrea. Nel 1956, infatti, venne chiamato a collaborare all’Ufficio Studi Relazioni Sociali,  struttura di ricerca aziendale inedita in quel periodo in Italia costituita da Adriano Olivetti. Dopo aver ottenuto una libera docenza in Sociologia nel ’64, divenne Fellow Research Scientist del Center for Advanced Study in the Behavioral Sciences di Stanford(California). Dal novembre 1965 al 1971 fu professore incaricato presso la Facoltà di Magistero e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Successivamente, dal 1971 al 2002, fu professore ordinario di sociologia alla Facoltà di Scienze della Formazione della stessa Università, della quale fu professore emerito, e dal 1999 a fine 2002 fu direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione e della Formazione. In tale ruolo promosse lo sviluppo di un centro specializzato nello studio e nella realizzazione di corsi orientati alla “Formazione aperta/assistita in rete”. Fondò e presiedette dal 1987 al 1999 il Centro di Servizi Informatici e Telematici per le Facoltà Umanistiche dell’Università di Torino, che sin dai primi anni novanta ha messo a disposizione Internet a studenti e docenti.

Parallelamente alla sua attività di ricerca e d’insegnamento, ricoprì diverse e prestigiose cariche istituzionali. Collaborò inoltre con autorevoli quotidiani nazionali.

“Con la sua scomparsa, la cultura e la politica italiane perdono lo studioso che con particolare profondità e passione civile ha analizzato la crescita delle diseguaglianze nelle società occidentali a partire dagli anni Ottanta – scrive in una nota il presidente della Camera, Laura Boldrini -. I suoi studi sulla finanziarizzazione dell’economia e sul rapporto tra le classi ci hanno aiutato a comprendere le nuove dinamiche della ricchezza al tempo della globalizzazione. Al professor Gallino va la gratitudine di tutti coloro che sono impegnati per una società organizzata in modo più equo”, aggiunge il presidente della Camera.

“La scomparsa del prof. Luciano Gallino ci priva di una delle voci più attente e critiche riguardo alle trasformazioni sociali ed economiche del nostro Paese negli ultimi quarant’anni. Le sue analisi, soprattutto le più recenti, non hanno mancato di evidenziare le contraddizioni di un sistema economico legato alla finanza e sempre meno attento al valore sociale del lavoro. Alla sua famiglia e ai suoi cari porgo il mio cordoglio”. Così il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino esprime il suo cordoglio per la scomparsa del sociologo.

“Un acuto osservatore del mondo del lavoro, un maestro della sociologia moderna, uno studioso lucido e penetrante della società industriale, a cui si è dedicato per anni con passione civile e rigore accademico. La Città di Torino lo saluta con affetto e si stringe alla moglie Tilde e ai familiari”. Così il sindaco di Torino Piero Fassino ha espresso il cordoglio dell’amministrazione e suo personale per la scomparsa di Luciano Gallino.

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