L’IMMORTALE/ King Roger completa l’opera: a 36 anni vince il torneo di Rotterdam e celebra il ritorno in vetta, nessuno come lui

di SERGIO TRASATTI/ Roger Federer cala il tris vincente a Rotterdam e aggiorna le statistiche record che da venerdì lo vedono nuovo numero 1 del mondo a 36 anni e sei mesi, il più longevo della storia del tennis. In questa nuova veste, che sarà ufficializzata domani dal computer Atp, il fuoriclasse svizzero si è aggiudicato l’”ABN AMRO World Tennis Tournament”, torneo ATP 500 in scena sul veloce indoor di Rotterdam, demolendo in meno di un’ora (55’) con un perentorio 6-2 6-2 il bulgaro Grigor Dimitrov, non proprio l’ultimo arrivato, n.5 Atp e vincitore dell’ultimo Master.

“King Roger”. Federer  ha così iscritto per la terza volta il proprio nome nell’albo d’oro di questo torneo, dove aveva già trionfato nel 2012 e nel 2005, raggiungendo la 97° vittoria in carriera e avvicinandosi a una storica quota 100. Tutto questo quarantotto ore dopo essersi ripreso la vetta della classifica mondiale, spazzando via il record che apparteneva ad Andre Agassi (n.1 a 33 anni e spiccioli) e riprendendosi la corona ad oltre cinque anni di distanza dall’ultima volta (nel novembre 2012). Roger Federer ha dunque completato l’opera, mettendo in bacheca il suo 97° titolo su 146 finali disputate in carriera, allungando la sua imbattibilità nel 2018 dopo il trionfo il mese scorso a Melbourne, 20/o Slam conquistato.

Re Federer scalza Nadal e torna sul tetto del mondo a 36 anni: nessuno come lui nella storia del tennis

Rotterdam: sono le ore 21 quando Robin Haase commette doppio fallo. Non è un punto qualunque, è il punto che riconsegna al 36enne Roger Federer la prima posizione nel ranking mondiale. Con la semifinale nello storico torneo indoor olandese (che Federer ha vinto per 4-6 6-1 6-1 dopo un primo set nervoso, ma con un parziale finale di 12 game a 2), lo svizzero si porta infatti a quota 9785 punti Atp, appena 25 in più dei 9760 di Rafael Nadal, ancora fermo ai box dopo il ritiro contro Marin Cilic nei quarti di Melbourne. Il match numero 1392 della carriera di Re Roger (bilancio di 1142 vittorie e 250 sconfitte) è l’ennesimo incontro che fa la storia del tennis e di un campione che più passa il tempo e più sembra immortale. Lunedì prossimo, 19 febbraio 2018, Roger Federer sarà nuovamente il re del mondo. Lo svizzero inizierà la sua 303° settimana da leader. Lo farà a 36 anni, 6 mesi e 11 giorni, ben 14 anni e 17 giorni dalla prima volta, da quel lontanissimo 2 febbraio 2004.

La macchina del tempo. Riavvolgiamo il nastro e torniamo a venerdì 30 gennaio 2004. Roger Federer affronta Juan Carlos Ferrero nelle semifinali dell’Open d’Australia; se vince diventa numero 1 del mondo, traguardo che aveva sfiorato nell’agosto del 2003 (era a soli 120 punti da Andre Agassi), ma che gli era sfuggito dopo la sconfitta al secondo turno a Cincinnati contro David Nalbandian (7-6 7-6). Questa volta però Federer è inarrestabile: 6-4 6-1 6-4 in appena un’ora e 29 minuti con 11 ace, il 72% di prime e 4 palle break salvate su 4. Il punto che gli dà la vittoria è una prima di servizio al centro che lo spagnolo non riesce a tenere in campo. Due giorni dopo batte in finale Marat Safin, conquista il suo primo Open d’Australia (secondo Slam dopo Wimbledon 2003) e lunedì 2 febbraio 2004 il computer dell’Atp lo colloca al primo posto del ranking mondiale. Federer ha 22 anni, 5 mesi e 22 giorni quando diventa per la prima volta numero 1. Il suo primo regno dura 237 settimane consecutive, un’eternità che oscura il vecchio record di Connors di 160 settimane di fila. Lo svizzero regge fino alla durissima estate del 2008: la sconfitta in finale a Wimbledon, contro l’inarrestabile Nadal, è il primo campanello d’allarme. Poi però ci saranno il secondo e il terzo regno di Re Federer ora pronta a essere incoronato nuovamente. Leggenda.

 

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