LIBRI/ La via allegra al socialismo nell’era di Facebook

copertina libro“La via allegra al socialismo” (sottotitolo: “Riflessioni su socialismo e dintorni nell’era di Facebook”) di Roberto Giuliano nasce da una ricerca operata tramite facebook, nella quale si chiede ai propri amici che cosa intendono o che cosa evoca in loro la parola socialismo. Dalle risposte avute (97) si analizza il contenuto delle varie riflessioni cercando di valutarne il senso in chiave politica e anche psicologica. “Questo – dice Giuliano –  mi ha permesso di fare una analisi di ampio respiro su che cos’è il socialismo in chiave storica e sociologica nelle aspettative profonde delle persone. La stessa parola ha sempre sottinteso concetti e valori a volte in profonda antitesi. Certamente l’aspetto più complesso è la visione ideologica del termine socialista che determina aspettative messianiche; si è cercato di posizionare il socialismo all’interno di una visione valoriale, alternativa all’ideologia”.

Il socialismo liberale è quello che viene proposto come idea guida di un socialismo per il terzo millennio.   Nel libro viene allegata una breve sintesi dei movimenti politici e dei personaggi più significativi della storia del movimento socialista e operaio, alfine di dare degli spunti a chi, giovane, si vuole avvicinare alla problematica ideale del socialismo.

“Per alcuni aspetti – sostiene ancora l’autore –  vuole essere un tentativo, non so se riuscito, di rilanciare verso le nuove generazioni una idea vecchia e giovane, che è il socialismo riformista, inoltre la possibilità che anche in Italia si crei un movimento socialista liberale e libertario. Lo stesso titolo vuol essere una sana provocazione a quelle visioni apocalittiche e totalitarie che vivono l’impegno politico come sofferenza e dolore. La vita è un inno alla gioia anche se non ne conosciamo il senso, la gioia e allegria che non escludono il senso di responsabilità e di dovere verso sé e i propri simili. Così lottare per il benessere è fatto certamente di rinunce, rischi e sconfitte ma sono accompagnate dall’ottimismo di operare, dando un senso alla nostra vita, anche nei confronti di coloro che democraticamente sono contrari alla nostra idea”.

La prefazione è di Gianni De Michelis e l’introduzione è di Duccio Trombadori.  Inoltre sono allegate due interviste – una ad un ex segretario della UIL Confederale e l’altra al presidente dell’UCI, Unione Coltivatori Italiani –   perché, precisa Giuliano –  ritengo che non possa esistere un movimento socialista, che, nonostante l’evoluzione della società, non interloquisca con il mondo del lavoro, sia industriale, sia impiegatizio, sia contadino”.

L’AUTORE – Roberto Francesco Giuliano, nato a Catania nel 1956, diplomato in chimica e laureato in Sociologia presso l’Università di Roma“La Sapienza”, nel 1972 si iscrive al PSI, nel 1978 lavora nel sindacato degli edili della Cgil (Fillea),  nel 1986 ricopre l’incarico di segretario generale aggiunto di Roma e nel 1990 ne diviene segretario regionale del Lazio. Dal 1998 al 2000 coordina un progetto Europeo Horizon sulla disabilità. Nel 2005 lavora nella segreteria del gruppo del nuovo PSI in Consiglio Regionale del Lazio, nel 2012 è assistente del commissario dell’istituto Sant’Alessio Margherita di Savoia per i ciechi e gli ipovedenti, dal 2013 al 2014 ha svolto le funzioni di capo segreteria del Cal (Consiglio Autonomie Locali) del Lazio

Nel 1987 ha pubblicato “Cosi parlò la Sinistra”, edizione il Ventaglio, un saggio politico-psicologico sulla divisione sindacale prodottasi negli anni 80, con l’accordo di San Valentino sulla scala mobile. Nel 1994 pubblica tra “Tra passato e futuro”, edizione il Ventaglio, analisi politico-sindacale. Nel 2003, collaborando con il quotidiano “L’Avanti”, si iscrive all’ordine dei giornalisti, e ricopre l’incarico di segretario del nuovo Psi di Roma. Nel 2008  pubblica una ricerca sulla disabilità a Tor Bella Monaca (quartiere popolare di Roma), e nel 2009 coordina una pubblicazione sulla presenza di Garibaldi nel Lazio. Sempre nel 2009 pubblica con la casa editrice Ponte Sisto “La Goccia Rossa sul Tappeto Nero”, che tratta delle culture autoritarie.

Commenta per primo

Lascia un commento