Liberati i 25 volontari del Cpa di Cona dopo la protesta dei migranti, che oggi vengono trasferiti

Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha disposto il trasferimento in strutture presenti in Emilia Romagna di circa cento migranti attualmente ospitati nel centro di accoglienza di Cona (Venezia), dove ieri è scoppiata unga rivolta in seguito alla morte  di una giovane ivoriana con la motivazione che sarebbero arrivati in ritardo i soccorsi. Il trasferimento avverrà, come si apprende da fonti della Prefettura di Venezia, domani mattina.

 

Momenti di tensione a Verona per una protesta di un gruppo di migranti richiedenti asilo scesi in strada per denunciare le presunte cattive condizioni di accoglienza nell’ostello dove sono ospitati. In particolare, i manifestanti hanno sollevato lamentele sulla qualità del cibo che viene loro servito. Nel corso della protesta da registrare il rovesciamento di alcuni cassonetti e il blocco del traffico. La Polizia, intervenuta sul posto, ha deviato la circolazione, compresa quella dei mezzi pubblici, fino a quando la situazione è stata riportata alla normalità.

Stamattina all’alba erano stati liberati i 25 volontari della cooperativa che gestisce il Centro di prima accoglienza per immigrati di Cona (Venezia): si erano barricati nei container e negli uffici per sottrarsi alla protesta che gli ospiti dell’hub avevano scatenato contro di loro dopo la morte di una giovane ivoriana che si trovava all’interno del centro.

La protesta era esplosa contro il presunto ritardo con cui sono arrivati soccorsi, cioè alle 14, quando la giovane Sandrine Bakayoko, 25 anni, in attesa di accettazione della domanda di asilo politico, aveva accusato il malore alle 8 del mattino.  Dall’ospedale di Piove di Sacco, però, fonti sanitarie affermano che l’automedica è partita alla volta del centro di prima accoglienza non appena è giunto l’allarme, che è stato lanciato dal fidanzato della giovane pochi minuti prima delle 13.

Bufera politica dopo quanto accaduto con la Lega che va all’attacco e dice: “Con noi al governo espulsioni di massa”. “In Bulgaria – attacca Salvini su Facebook – a novembre, dopo un episodio simile, centinaia di “richiedenti asilo” violenti sono stati espulsi. In Italia invece a questa gentaglia non succederà nulla”. “Quando sarò al governo, espulsioni di massa, chiusura dei centri e navi della Marina Militare che, dopo aver soccorso tutti, li riportano indietro. Basta – conclude – il 2017 sarà l’anno della riscossa!!!”.

Migrantes, maxi-centri sono esplosivi – La rivolta scoppiata nella notte al centro di prima accoglienza di Cona, in provincia di Venezia, dimostra come le realtà che accolgono grandi numeri di migranti rischiano di diventare “luoghi ingestibili e quindi esplosivi” e sono pertanto un campanello di allarme per un cambiamento di rotta verso “una accoglienza diffusa su tutto il territorio, con numeri ridotti, accompagnata e affidata a realtà qualificate e con il controllo delle comunità locali, cioè i comuni”. Lo afferma al Sir monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Cei, a poche ore dallo scoppio questa notte di una rivolta nel centro di accoglienza straordinaria nel veneziano, in seguito alla morte all’interno della struttura di un’ivoriana di 25 anni

 

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