L’ATTENTATO DI LONDRA. L’Isis lo rivendica. L’attentatore era noto a Scotland Yard. Due le italiane ferite

Londra il giorno dopo l’attentato al Parlamento. L’Isis  lo ha rivendicato, come riferisce il Site che cita l’Amaq News Agency, organo di propaganda dello Stato islamico.  L’attentatore si chiama Khalid Massood, 52 anni, noto a Scotland Yard, definito dall’Isis definito un “soldato del Califfato”.

Si è appreso anche che il numero dei morti è salito a 5: oltre allo stesso attentatore e all’agente Keith Palmer, da lui accoltellato, sono una insegnante di spagnolo di 45 anni, un turista americano in vacanza a Londra con la moglie (gravemente ferita), e un uomo di 75 anni deceduto stasera: era rimasto ferito anche lui sul ponte di Westminster ed era in condizioni disperate.  34 i feriti,alcuni ancora gravi, investiti dal terrorista con il suv sul ponte di Westmister. Tra loro ci sono anche due italiane, una romana tuttora in ospedale e una giovane bolognese già dimessa. La premier britannica Theresa May ha confermato, parlando in Parlamento, che tra le persone rimaste ferite ce ne sono molte di nazionalità diverse. Almeno sette feriti sono in condizioni critiche. Sono 29 le persone  ancora ricoverate in ospedale.

L’attacco di ieri a Westminster è “legato in qualche forma al terrorismo islamico”, aveva detto in mattinata il ministro della Difesa britannico, Michel Fallon, in un’intervista radiofonica alla Bbc. Gli investigatori, ha sottolineato Fallon, “hanno lavorato duro nella notte sul retroterra (dell’attentatore), oltre che per stabilire come si sia procurato l’automobile (con cui ha investito i passanti), dove la vettura sia stata negli ultimi 1-2 giorni e chi abbia potuto o non potuto aiutarlo”. L’attentatore dell’attacco di Londra “è stato ispirato dal terrorismo internazionale”. E’ quanto sta emergendo dalle indagini condotte da Scotland Yard – secondo quanto riferito dal vice capo della polizia di Londra Mark Rowley – che ribadisce che l’uomo avrebbe agito da solo, mentre i sette arresti compiuti in diverse località del Paese riguardano possibili fiancheggiatori ma non complici.

 

Reparti della polizia britannica hanno condotto, infatti, nella notte un raid in un appartamento al piano di sopra di un negozio poco ad ovest del centro della città di Birmingham, attorno al quale le strade sono rimaste chiuse per diverse ore.

Theresa May, intervenuta alla Camera dei Comuni, ha detto che l’attentatore di Londra è un cittadino britannico noto ai servizi segreti del Regno Unito. “Non abbiamo paura e non ci facciamo intimorire”, ha continuato, prima di aggiungere: “E’ stato un attacco contro la gente libera”. Theresa May ha inoltre chiarito: “Non c’è ragione di temere che ci saranno nuovi attacchi”.

Commenta per primo

Lascia un commento